Ingresso del nuovo parroco don Emanuel Monte nella parrocchia di San Sebastiano Martire a Forio

Francesco Schiano per Kaire

“Gioie e dolori hanno i confini incerti” cantava F. De Andrè. Rubo questa citazione a mons. A.Aiello, amico e nuovo Vescovo di Avellino, per inquadrare e trasmettere quanto vissuto domenica sera in San Sebastiano a Forio. Da un lato la gioia della nuova comunità parrocchiale, dall’altro le lacrime del popolo di Fiaiano che con  don Emanuel è cresciuto e ha visto realizzarsi i sogni più belli e forse impensabili, primo tra tutti quello di essere una comunità degna di tale nome, una famiglia con al centro il Vangelo concretamente vissuto giorno per giorno.

Le lacrime sono il segno di quanto è stato costruito insieme, sono certezza che la comunità di San Sebastiano ha ricevuto in dono un pastore che ha saputo lasciare traccia nel cuore di tanti e che saprà indicare la bellezza e la radicalità di una vita vissuta sulle tracce del Maestro di Nazareth a quanti lo incontreranno sul loro cammino.

Una cerimonia intensa, ricca di segni, quella vissuta domenica sera nella Chiesa Parrocchiale di San Sebastiano, dove non tutti hanno potuto trovare posto e per questo hanno seguito la celebrazione dallo schermo posizionato all’ingresso di Via S. Antonio Abate.

L’emozione è palpabile in modo particolare sul volto dei tanti giunti da Fiaiano: non si vorrebbe mai lasciare andare le persone che si amano ma anche questo è nella logica dell’Amore che non trattiene e sa ridonare con abbondanza quanto ricevuto.

La prima parte della celebrazione prevede la lettura della bolla con la quale don Emanuel viene nominato parroco di San Sebastiano in Forio da parte di don Gaetano Pugliese, cancelliere vescovile. Per don Emanuel è poi il momento di rinnovare davanti al Vescovo e alla comunità le promesse fatte nel giorno della sua ordinazione sacerdotale, in modo particolare quella fatta, mani nelle mani del Vescovo, di essere un pastore obbediente alla Chiesa.

“E’ bello aver scelto questa festa del Corpus Domini per l’ingresso dei nuovi parroci –  dice mons. Lagnese nella sua omelia – perchè, come dice il Vangelo, Gesù si rivela a noi come il Pane di cui tutti abbiamo bisogno. E questo pane passa attraverso le nostre mani, e le mani dei sacerdoti che rendono presente Gesù. Allora accogliere don Emanuel come nuovo parroco in questa Solennità mi sembra che sia già una parola che il Signore ci dice. Perchè viene qui don Emanuel? Viene per portare il Signore, viene perchè il Signore possa diventare pane per tanta gente, perché senza di Lui non possiamo vivere!”

Il Vescovo non ignora quanta sofferenza possa esserci nel ‘partire’ e nel ‘lasciar partire’: “non è costato poco a don Emanuel lasciare Fiaiano. E pure ai fiaianesi non è costato poco. Come non è costato poco a don Pasquale andare a Fontana e agli abitanti di questa comunità lasciarlo andare. Ma è bella questa commozione ed anche questa tristezza che un po’ tutti avvertiamo quando si lascia una comunità e si va in un’altra. E’ bello che questo taglio costi. Se don Emanuel non provasse dolore nel lasciare la comunità di Fiaiano e la comunità di Fiaiano non provasse dolore nella partenza di don Emanuel, sarebbe un brutto segno, significherebbe che non è stato costruito niente e che non si è vissuto l’essere una sola famiglia. E pensate se Emanuel avesse detto lui al Vescovo: Eccellenza mandatemi a fare il parroco a Forio, voglio andare nella parrocchia di San Sebastiano, innanzitutto state tranquilli che il Vescovo non glielo avrebbe permesso perchè questo è il modo più brutto di vivere una esperienza di servizio nella Chiesa… ma poi pensavo, don Emanuel come si sarebbe posto dinanzi al Signore? Cosa direbbe domani al Signore un sacerdote che ha pregato per andare in un posto? Il Signore potrebbe dire “Fratello mio ma io non ti ci volevo mandare sei stato tu”. invece don Emanuel come don Pasquale può dire “Signore ma io non ci volevo andare, io stavo bene dove stavo ma adesso tu mi hai messo a Forio e tu mi sostieni e mi dai la tua benedizione ogni giorno. Questo lo possiamo chiedere al Signore. Così come so che anche la comunità di Fiaiano farà. Don Emanuel, c’è una comunità qui a Forio che da stasera ti vorrà bene e comincerà ad amarti, a seguirti, a obbedirti, ma c’è anche un’altra comunità a Fiaiano che ti sostiene e fa il tifo per te, perché tu possa fare tanto bene anche qui”.

Un ricordo infine da parte del Vescovo anche per la giovanissima Antonia Spedicati, di Fiaiano, che due anni fa circa spiccava il volo verso la vita eterna: Chiedo anche alla carissima Antonia Spedicati di pregare per te carissimo don Emanuel, lei è in Paradiso e anche attraverso il tuo servizio pastorale ha potuto spiccare questo volo”.

Sono tanti i saluti rivolti al nuovo parroco al termine della Messa: il Sindaco di Barano, Dionigi Gaudioso sottolinea quanto sia stata importante la sua opera a Fiaiano, in modo particolare per i giovani, e le tante opere realizzate nella comunità di Maria Ss.Madre della Chiesa, il sindaco di Forio Francesco Del Deo gli assicura la vicinanza e la presenza di tutta la comunità religiosa e civile, fidandosi di quanto il Vescovo con la sua capacità di discernere, ha scelto e pensato per questa Parrocchia. Benedetta poi a nome di tutta la Comunità di Fiaiano non fa mancare un saluto commosso e sincero: “Grazie perchè anche oggi, come 13 anni fa dici il tuo Sì a una nuova missione che Dio ha pensato per te e grazie anche a questa tua testimonianza di disponibilità nonostante la sofferenza del distacco vogliamo impegnarci anche noi a dire il nostro Sì e continuare ad essere una comunità viva. Ci hai insegnato che tutto ciò che si vive in Dio rimane per sempre: ti assicuriamo la nostra preghiera e ti auguriamo di continuare ad essere, anche per i nostri fratelli di Forio, quel parroco fratello, amico e padre che sei stato per tutti noi. Ti vogliamo bene!”.

Tocca poi proprio a don Emanuel lasciare un messaggio al termine di una Celebrazione intensissima: “Grazie Padre Pietro per la fiducia che ha riposto in me affidandomi la Comunità Parrocchiale di San Sebastiano in Forio, permettetemi di salutare in modo specialissimo oggi la Comunità Parrocchiale di Maria Ss.Madre della Chiesa, con la quale veramente siamo cresciuti insieme! A questa nuova comunità che mi accoglie dico che forse anche motivatamente è presente tanta curiosità, forse anche qualche perplessità su questo nuovo Parroco; io confido pienamente in quello che ha detto don Pasquale oggi a Fontana e lo ripeto: sia io che lui sappiamo di non essere migliori di nessuno. Sono qui per un’espressa richiesta del Signore giuntami mediante il nostro Vescovo, non sono qui per dimostrare le mie doti, sono qui semplicemente essendo me stesso, sono semplicemente colui che il Signore ha pensato per questa Comunità. Grazie a tutti dunque e grazie a Dio!”