Solo una parola per dare il nostro più affettuoso benvenuto a S. E. Mons. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano all’Ionio e Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, e per esprimergli la mia più viva gratitudine e quella di tutta la Chiesa di Ischia per aver accettato il nostro invito ad essere in mezzo a noi questa sera per farci dono delle sua testimonianza e della sua riflessione in occasione del nostro Convegno Ecclesiale che ha come tema: “Evangelii Gaudium: la Chiesa di Ischia in uscita”.

Fin da subito, quando l’ho contattato per chiedergli di farci dono del suo intervento al nostro Convegno diocesano, ha mostrato pronta accoglienza alla mia richiesta, manifestando piena disponibilità ad essere, oggi, con noi.

Dopo la bella giornata di ieri che ha visto la partecipazione del prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, con la quale abbiamo inaugurato i nostri lavori, avremo questa sera, dunque, la gioia di ascoltare il suo autorevole contributo perché ci aiuti nel delineare la fisionomia di una Chiesa che voglia concretamente realizzare la proposta di papa Francesco contenuta nell’ Evangelii Gaudium.

Il tema della Chiesa in uscita Mons. Galantino lo testimonia nei fatti.

Pur continuando il suo ministero di pastore della Chiesa di Cassano all’Ionio, lo seguiamo, dai media, sempre impegnato nel rendersi presente, per svolgere il prezioso lavoro di coordinare il cammino delle Chiese che sono in Italia e sostenere i vescovi nel loro ministero pastorale.

È rientrato ieri dall’Iraq, dove si è recato, a nome della CEI, per testimoniare la prossimità e la vicinanza della Chiesa Italiana al dramma sofferto da centinaia di migliaia di cristiani. È andato per incontrare i Vescovi e i rappresentanti della Chiesa locale e visitare alcune strutture in cui sono ospitati migliaia di profughi cristiani e yazidi. In quella terra ha avuto modo di confrontarsi anche con alcune autorità civili, delineando con i responsabili di Caritas Iraq lo sviluppo di progetti di collaborazione e di solidarietà. Ci porta dunque il profumo di una Chiesa aperta, solidale, accogliente: in uscita, appunto!

A lui il nostro grazie per il servizio che rende alle Chiese che sono in Italia, affidatogli dal papa: un servizio che svolge con grande generosità e passione, e che sta promuovendo sempre più, in CEI e tra le diocesi italiane, un clima di comunione e di fraterna collaborazione.

A lui ancora la nostra gratitudine per aver voluto ad ogni costo accogliere il nostro invito. Ancora, benvenuto tra noi!