La Santa Messa delle Ceneri in Cattedrale celebrata dal vescovo Lagnese

Giuseppe Galano per Kaire

Il Mercoledì delle Ceneri, giorno di digiuno e astinenza dalle carni, è un momento molto importante in quanto ha inizio la Quaresima, periodo liturgico a carattere penitenziale che prepara alla Pasqua. Il tempo di Quaresima è caratterizzato dall’invito alla conversione ed al ritorno al Signore. Lo stesso Papa Francesco nel suo messaggio ricorda che si tratta di un periodo favorevole per intensificare la vita dello Spirito attraverso i mezzi che la Chiesa ci offre, il digiuno e la preghiera prima di tutto.

Per l’occasione è stato bello prendere parte alla Santa Messa presieduta dal nostro Vescovo Pietro in Cattedrale mercoledì 1° marzo. “Carissimi fratelli e sorelle, carissimi presbiteri e diaconi, benvenuti a questa celebrazione delle Ceneri attraverso la quale entriamo in questo tempo santo di Quaresima – ha affermato il Vescovo a inizio liturgia -. Il Signore ci dia la grazia di entrare tutti insieme in questo tempo attraverso il quale Gesù vuole rinnovarci con il Suo amore”. Nel corso dell’omelia padre Pietro invita tutti a mettere più che mai Dio al centro di ogni cosa e a guardarLo come Padre che ci conosce e ci ama. “Il Padre Tuo vede nel segreto. La Quaresima è un nuovo inizio, un tempo che ci invita alla conversione. Non bisogna accontentarsi di una vita mediocre. Gesù è l’amico fedele che non ci abbandona mai”. Il Vescovo afferma che con la Quaresima ci è data la possibilità di ricominciare, di voltare pagina per poter vivere un nuovo inizio. “La Quaresima nella quale entriamo oggi è tempo fecondo, tempo di grazia,  momento favorevole. Il Signore è disposto a ritornare a te. Questo è un tempo forte e  forte sarà l’azione della grazia”. Rivolgendosi ai numerosi sacerdoti presenti invita loro ad essere i primi, insieme al Vescovo, a convertirsi intraprendendo un vero cammino di conversione. “Se ci convertiamo prima noi potremmo meglio accompagnare anche voi fedeli in un vero cammino di conversione. I primi ai quali Dio deve perdonare siamo noi sacerdoti. Tutti noi siamo chiamati a riconoscerci peccatori e bisognosi di conversione”. Mons. Lagnese con un velo di malinconia si sofferma sulla triste vicenda di dj Fabo, tetraplegico e cieco in seguito ad un incidente stradale, che nei giorni scorsi ha deciso di togliersi la vita con la pratica dell’eutanasia in Svizzera, nazione nella quale la pratica è legale. “Nel pregare per lui mi veniva da dire: gli abbiamo annunciato il Vangelo? Qualcuno gli ha parlato di Gesù”? Il Vescovo rivolgendosi ancora ai sacerdoti ed ai diaconi in modo particolare li invita a riscoprire la Parola di Dio. “Non accada che presi dalle tante cose da fare perdiamo di vista che la Quaresima è un dono per noi. La conversione parte sempre dall’ascolto della Parola del Signore che ci permette di capire come camminare e come sta il nostro cuore. La Parola è un dono capace di generare in noi sempre vita nuova. Siamo chiamati ad ascoltarla ed a meditarla con maggiore assiduità. La Parola fa scattare in noi l’esame di coscienza”. Padre Pietro esorta tutti a lasciarsi illuminare dalla Parola per comprendere che i fratelli sono un dono per la nostra conversione.”Occorre aprire il nostro cuore all’altro. Apriamo le porte ad ogni bisognoso per riconoscere il volto di Cristo. Ogni vita che ci viene incontro è un dono che merita rispetto ed amore”. Al termine dell’omelia il Vescovo ha sparso un pizzico di cenere benedetta dapprima sul capo dei sacerdoti e religiosi presenti e successivamente su quello dei fedeli accorsi alla celebrazione. Secondo la consuetudine la cenere è ricavata bruciando i rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dell’anno precedente. La cenere imposta sul capo è segno che ricorda la nostra condizione di creature ed esorta alla penitenza. Nel ricevere le ceneri l’invito alla conversione è stato espresso mediante la formula: Convertitevi e credete al Vangelo.

Foto di Giovan Giuseppe Lubrano