Domenica 24 dicembre, Vigilia di Natale, il nostro vescovo Pietro ha fatto visita agli ammalati presenti nell’ospedale A. Rizzoli di Lacco Ameno

Giuseppe Galano

Una bella ed emozionante sorpresa per i pazienti dell’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno. Domenica mattina, Vigilia di Natale, il vescovo Pietro si è recato nella struttura ospedaliera per far visita ai tanti ammalati ricoverati offrendo loro un caloroso abbraccio ed una tenera carezza. Per tutti un dono molto apprezzato, il libricino del Vangelo ed il messaggio da lui redatto in occasione del Santo Natale. Nei vari reparti si respirava un clima di gioia e gratitudine per questo evento giunto al culmine di una settimana molto intensa e carica di significati con le visite che Mons. Lagnese ha desiderato fare ai tanti ammalati in cura nelle varie strutture sanitarie isolane lì dove la sofferenza è tanta come nel Presidio San Giovan Giuseppe della Croce che ospita il reparto di oncologia o l’ex Maternità, sede del reparto di dialisi. Durante la sua visita il vescovo ha dispensato sorrisi e parole di incoraggiamento a tutti. Si è paternamente intrattenuto e fatto sentire a degenti, parenti e personale sanitario il suo affetto e quello dell’intera comunità isolana. Tra una preghiera e qualche battutina ha saputo donare speranza e conforto a chi era nella sofferenza e costretto a trascorrere il Santo Natale lontano dalla propria casa e dagli affetti più cari. “Che bello, il vescovo è qui”, sussurrava una simpatica signora di nome Rosalia dal suo letto con il cuore stracolmo di gioia e felicità. “Sono incredibilmente felice. Grazie per tutte queste preghiere che state facendo”. Così una coraggiosa donna ricoverata nel reparto di rianimazione. “Maria disse all’Angelo: Eccomi sono la serva del Signore, si compia in me secondo la Sua volontà. Che possiamo dire anche noi come Maria”, afferma padre Pietro nel salutare una paziente. L’attenzione nei confronti degli ammalati è una delle opere più importanti di carità; essi hanno più di tutti bisogno di prossimità, di cura e di attenzione non solo medica. Uno degli impegni più forti ai quali ci chiama il Natale è proprio quello di dare conforto agli ammalati, donare loro un sorriso, una carezza o una parola di conforto affinché si sentano persone amate e non sole. Ad accompagnare il vescovo nella sua visita vi erano alcuni medici ed operatori sanitari. Anche per loro è stato un bel momento di pace e serenità. Con essi anche il cappellano dell’ospedale padre Nunzio ed alcuni membri dell’Ufficio di Pastorale della Salute della Diocesi d’Ischia.