Il Papa ai giovani del Progetto Policoro
“Non perdiamo di vista l’urgenza di riaffermare” la dignità “della vita umana” attraverso “la qualità del lavoro ‘libero, creativo, partecipativo e solidale’”. È l’appello di Papa Francesco che, in occasione del 20° del Progetto Policoro promosso dalla Cei, lunedì 14 dicembre ha ricevuto in udienza vescovi, coordinatori  nazionali, incaricati diocesani, animatori, formatori e giovani coinvolti nell’iniziativa, frutto del Convegno ecclesiale di Palermo.
Obiettivo del Progetto, ha ricordato il Papa, è quello di “individuare risposte all’interrogativo esistenziale di tanti giovani che rischiano di passare dalla disoccupazione del lavoro alla disoccupazione della vita”.
“Con la sua concreta attenzione al territorio e alla ricerca di soluzioni condivise” – ha osservato Francesco citando la  Evangelii gaudium – il Progetto Policoro “ha dimostrato come la qualità del lavoro ‘libero, creativo, partecipativo e solidale’ esprima e faccia crescere sempre la dignità della stessa vita umana”.
Di qui l’appello: “Non perdiamo di vista l’urgenza di riaffermare questa dignità! Essa è propria di tutti e di ciascuno. Ogni lavoratore ha il diritto di vederla tutelata, e in particolare i giovani devono poter coltivare la fiducia che i loro sforzi, il loro entusiasmo, l’investimento delle loro energie e delle loro risorse non saranno inutili”. “Il lavoro non è un dono gentilmente concesso a pochi raccomandati: è un diritto per tutti!”.
”Quanti giovani – ha aggiunto il Pontefice – oggi sono vittime della disoccupazione! Quanti di loro hanno ormai smesso di cercare lavoro, rassegnati a continui rifiuti o all’indifferenza di una società che premia i soliti privilegiati e impedisce a chi merita di affermarsi”.
“Vi incoraggio – ha concluso il Papa – a continuare nel vostro impegno di sviluppare progetti a misura d’uomo: progetti rispettosi della dignità di chi li realizza e di chi ne beneficia; progetti che sappiano dare il giusto valore allo sforzo profuso, ma anche al meritato riposo; progetti concreti per esigenze concrete”.