Francesco Schiano

“Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia”. Ho pensato tanto in questi giorni alla testimonianza di fede donataci da Antonio Cutaneo e dalla sua famiglia, nel momento in cui Lina, moglie e madre splendida, partiva per il Cielo in modo certamente drammatico e inaspettato. Queste parole del Vangelo di Matteo mi sono ritornate alla mente con forza il giorno dei funerali di Lina e della signora Marilena Romanini.  Antonio ha visto “crollare” sua moglie sotto le mura staccatesi dalla Chiesa del Purgatorio al Majo, ma non è crollata la sua fede, non è crollato l’Amore, non è crollata la vita verso la quale siamo tutti incamminati e che insieme, da marito e moglie, da padre e madre, hanno annunciato e testimoniato con le parole e con le opere. Lina è partita per il Cielo pronta per l’incontro con il Risorto, Antonio e i suoi figli ci hanno raccontato quanto è stato bello vivere accanto a lei, e quanto quel giorno di dolore e distruzione, sia stato il giorno della vera Pasqua per Lina.

Vi confesso di essermi sentito davvero piccolo nella fede di fronte ad una testimonianza così grande e così forte ma ho compreso che tutto quello che Antonio ci ha trasmesso con le sue parole è stato frutto di un cammino e di un incontro vero con Cristo risorto. Lui davvero può cambiarci la vita se noi lo lasciamo fare!

Non posso testimoniare molto sulla vita di Lina personalmente ma parlano per lei i gesti di Amore e di bellezza sparsi sul suo cammino:  un sorriso sempre pronto per tutti, un donarsi senza aspettare nulla in cambio, una passione per i più bisognosi e indifesi, un forte attaccamento alle proprie radici e alla propria storia, una fede senza limiti testimoniata ogni giorno con concretezza vera.

Antonio raccontava che tanti sono stati i segni che il Signore ha sparso sul loro cammino per far comprendere con sempre maggiore chiarezza il Suo disegno di felicità, ma sempre all’inizio di ogni vero cammino c’è un incontro che cambia i nostri giorni. Lina ha incontrato Cristo nella sua quotidianità, lo ha incontrato attraverso il suo parroco don Luigi Trofa e nel Cammino neocatecumenale nel quale con suo marito si è poi inserita, fino a diventare catechista. Ciò che di bello viene seminato nel cuore dell’uomo porta i suoi frutti con il tempo e mi piace pensare che la testimonianza resaci da Antonio e Lina sia anche il frutto di quanto don Luigi Trofa abbia seminato nel cuore della sua gente. Quanti frutti insperati,inaspettati, sorprendenti vedremo e riconosceremo nel tempo e nell’eternità forse quando chi ha avuto il coraggio, la fede e la forza di seminarli non ci sarà neanche più! Ma Dio ha bisogno che l’uomo si lasci plasmare dal Suo Amore e nulla sarebbe stato dell’incontro con Dio di Lina e Antonio se essi ogni giorno non si fossero messi davanti a Lui con tutto il loro essere per ripresentarGli continuamente la propria vita e rimetterla nelle Sue mani: un lavoro di umiltà, di pazienza, di ascolto.

Non mi è parso che la vita di Lina, di Antonio e della sua famiglia dopo essere stata trasfigurata dall’amicizia con Cristo sia stata preservata da ogni difficoltà o sofferenza terrena: la fede non ci toglie alcun problema ma di certo ci assicura la presenza del Signore Gesù in ogni avvenimento, insegnandoci a viverlo con occhi nuovi.

Grazie Signore per la testimonianza di Antonio e Lina e di tutta la loro famiglia, grazie per chi ogni giorno ci fa incontrare concretamente Cristo, grazie perché solo Tu ci spalanchi le porte dell’eternità che non ha fine! Lina lo aveva capito bene che “un giorno nei tuoi atri vale più che mille altrove”: felice lei che ora abita la Tua Casa, in eterno possa cantare le Tue lodi!