Una moltitudine di fedeli si è ritrovata Mercoledì Santo in Cattedrale per la celebrazione della S. Messa Crismale.

 

Giuseppe Galano – Kaire

Toccante la celebrazione della Messa del Crisma che ha raccolto in Cattedrale ad Ischia tante persone desiderose di vivere questo momento così importante in segno di profonda unità con il proprio Vescovo. La Messa del Crisma prende il nome dal simbolo dell’olio, frutto dell’ulivo e segno di pace fin da sempre. Il segno degli oli sta al centro dell’azione liturgica: vengono consacrati nella Cattedrale per tutto l’anno; tra questi oli risplende il Crisma, olio dell’unzione che connota i cristiani. È stata davvero la celebrazione di tutta la Chiesa locale grazie soprattutto alla scelta di anticipare la funzione che solitamente si svolge la mattina del giovedì santo al mercoledì sera, consentendo un maggior numero di partecipanti rispetto al passato.

“All’inizio di questa Santa Messa Crismale il mio sincero saluto va a tutti voi presbiteri, ai diaconi, ai religiosi, alle religiose ed a tutti voi fratelli e sorelle – ha affermato il vescovo Pietro a inizio celebrazione, alla presenza di tutti i sacerdoti della diocesi -. In questa Eucarestia il nostro pensiero va ai malati, ai sofferenti, ai poveri ed a tutti coloro che vivono nell’abbandono. Offriamo questa Eucarestia per l’amata Siria, per la quale abbiamo offerto la nostra elemosina in questa Quaresima. Chiediamo al Signore il dono della pace. Preghiamo per coloro che governano le nazioni, per le popolazioni colpite dal terrorismo. Preghiamo per i cristiani del mondo che ogni giorno vanno incontro alla morte a causa della loro fede. Preghiamo per i nostri sacerdoti. Chiediamo perdono per le nostre rivalità, per le incomprensioni e le ingiustizie”.

Nella sua omelia padre Pietro definisce la Messa Crismale, la quale occupa un posto particolare all’interno dell’anno liturgico, quasi un’Epifania della Chiesa. “Cos’è la Chiesa? Ce lo dice la celebrazione di questa sera. È un regno di sacerdoti, il popolo che ha per capo Cristo condannato a morte e risorto per la nostra giustificazione”. Tutti sono chiamati a riscoprire la dignità che scaturisce dal Battesimo, il più bello e significativo dei doni di Dio. “Collocata in prossimità della Pasqua, con la Messa Crismale riparte tutta la vita della grazia, il frutto della morte e risurrezione di Cristo è affidata alla Chiesa perché arrivi a tutti i suoi figli. Respiriamo in maniera speciale il profumo della grazia che ci viene da Cristo. In modo particolare centro di questa Messa sarà la consacrazione del Sacro Crisma, olio misto a profumo, che consacra i profeti, i sacerdoti, i re ed i martiri. Questo olio che da il nome alla celebrazione, impregnato della forza dello Spirito, ha il potere di santificare quanti lo riceveranno”. Iniziando il cammino quaresimale ciascuno ha ricevuto sul proprio capo cenere, segno del peccato che uccide e rende prigionieri di egoismo e morte. A conclusione dell’itinerario dei quaranta giorni il Vescovo afferma che con questa Messa si riceve in dono il profumo dell’olio crismale. “Il Signore ci regala una corona, olio di letizia invece che cenere ed abito di lutto. Cristo ci fa passare da una vita di peccato, nauseabonda a noi stessi, ad una di resurrezione. Dobbiamo crederci, anche la nostra vita può diventare odorosa. Siamo dinanzi a Dio il profumo di Cristo”. Il Vescovo invita tutti a dire grazie al Signore per il dono del Battesimo, della Chiesa, dell’Eucarestia ed a chiedere che la grazia della vita nuova effusa in ciascuno riviva e cresca. “La Chiesa risorge quando si mette ad annunciare il Vangelo, quando sinceramente prova a uscire fuori andando verso i sepolcri di oggi, luoghi di morte dove vivono tanti cadaveri bisognosi di resurrezione. Più essa aiuta tutti ad incontrare Gesù, il vivente, più essa stessa diventa Chiesa che fa esperienza di vita e risurrezione, Chiesa che profuma di Vangelo. Solo una Chiesa casa dell’incontro potrà essere attraente”.

Ogni battezzato deve essere sempre più coinvolto nella vita e nella missione della Chiesa. Afferma Lagnese: “Segno di tale coinvolgimento sono anche gli organismi di partecipazione ecclesiale che vedono, sotto la guida del vescovo e dei presbiteri, la presenza attiva dei fedeli laici. Espressione eminente di partecipazione nelle parrocchie sono, in primo luogo, i consigli pastorali parrocchiali e quelli per gli affari economici. Di questi due importanti organismi ecclesiali provvederò a consegnare nei prossimi giorni alla Chiesa di Ischia i nuovi statuti, perché in ogni parrocchia si possa procedere alla costituzione del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale e del nuovo Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici”.

Il Vescovo si mostra grato per il cammino significativo vissuto in quest’ultimo periodo in diocesi, in modo particolare per la missione diocesana e per l’itinerario diocesano in preparazione alla Confermazione. “Lavoriamo tutti insieme affinché la nostra Chiesa diventi sempre più giovane e profumata. Lo chiedo in modo particolare a voi presbiteri che condividete con me la gioia e le fatiche del ministero sacerdotale. Lavoriamo per il Vangelo senza scoraggiarci. Siamo vasi di creta che portano un tesoro prezioso che ogni giorno fanno esperienza della fragilità e della miseria. Dio, nel darci il mandato del suo Vangelo, ha dato a noi il Suo Spirito, se lo accoglieremo sperimenteremo pure noi che la potenza viene tutta da Dio e non da noi”. Il Vescovo ha rivolto un particolare pensiero ai sacerdoti ringraziandoli per l’offerta della loro vita e per il si detto il giorno della loro ordinazione invitandoli a dire grazia al Signore per la loro chiamata ogni giorno. Egli annuncia che dal prossimo mese di gennaio sarà pellegrino in visita a tutte le parrocchie della diocesi. Nel corso della celebrazione sono stati consacrati gli Oli Santi: il Crisma, l’Olio dei Catecumeni e l’Olio degli Infermi. Nella stessa Messa tutti i presbiteri hanno rinnovato le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione sacerdotale. Al termine della Santa Messa Mons. Lagnese ha espresso il suo sentito grazie a tutti coloro che hanno animato e preso parte alla celebrazione.

Foto di Giovan Giuseppe Lubrano