LA CAREZZA DEL PAPA

Servizio diocesano di Pastorale Giovanile

Ecco la sensazione avuta per l’arrivo a Ischia del Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Persona che da subito si è mostrata semplice, vera, genuina, venuta per conoscere la comunità isolana, per sapere come sta e in che modo si sta riprendendo dopo il terremoto che lo scorso 21 Agosto ha colpito la nostra bellissima isola.

Nel comunicare la sua venuta a Ischia il Cardinale aveva espresso, oltre al desiderio di visitare i luoghi più colpiti, per vedere sia i danni ambientali sia quelli alle persone, anche il desiderio di conoscere coloro che hanno donato tempo, braccia, amore e impegno per dare una mano ad assistere le famiglie in difficoltà, dai primi momenti fino ad ora, perché la macchina della solidarietà non si è mai fermata.

E quale luogo migliore per accoglierlo, se non il Centro Papa Francesco, che è stato un po’ il cuore di tutte le attività intraprese per aiutare e sostenere la popolazione in difficoltà.

Martedì 5 dicembre abbiamo quindi accolto al Centro il Cardinal Bassetti.

Si è creato da subito un clima familiare: aiutati da un video in cui abbiamo cercato di riassumere quei primi giorni post terremoto, con foto, testimonianze, collaborazioni e ringraziamenti. Lo schermo era pieno dei volti di persone semplici, molte delle quali presenti quella sera: adulti, anziani, famiglie, giovani..coloro che sono stati il cuore pulsante di quei giorni. Ci si è dati da fare, con voglia, sorrisi, entusiasmo, fatica, ma nella gioia di poter dare Amore in ogni piccolo gesto: dall’incartare un panino, portare un pò di spesa da donare, scaricare i camion carichi di beni offerti, cucinare pranzi e cene per più di 1000 persone, chiamare alberghi, pensioni e qualunque struttura potesse dare una sistemazione anche momentanea per le famiglie sfollate, ed in seguito preparare per loro scatoli ricolmi di beni di necessità, sempre con gioia, sempre col sorriso!

La serata di martedì è stata davvero un dono, in primis per noi, per ricordare l’altra faccia della medaglia: dietro una grande tragedia che ha segnato indelebilmente ciascuno, c’è stata una comunità viva, attiva, pronta a donarsi per gli altri, senza chiedere nulla, senza stancarsi, e senza mollare!

Ricordare quei giorni, le difficoltà, le gioie, i rapporti e le esperienze nate dal mettersi a disposizione, tutti uniti e sincronizzati per il comune obbiettivo! Serve anche questo, per sapere che dietro ogni sofferenza può nascere bellezza!

Tra i racconti quello di Anna, una volontaria che ha collaborato nel “reparto cucina”: lei insieme ad altri ha aiutato a preparare quotidianamente pranzi e cene, e il clima che si respirava in cucina riempiva i cuori! “Quest’esperienza mi ha ricordato una catechesi dove si esortava al silenzio attivo e all’umile coraggio della fede: ecco la spinta di quei giorni”.

Anche intere comunità si sono messe a disposizione per collaborare come potevano. Per esempio la comunità di Santa Maria della Mercede, a Fontana, sotto la guida del parroco Don Pasquale Mattera, si è messa in moto per ospitare delle famiglie nel territorio parrocchiale, collaborando attivamente: da chi ha donato mobili e quello che aveva per allestire case, a chi ha portato cibo, chi ha tenuto loro compagnia e dato sostegno! Infatti anche una donna presente in sala che è stata ospitata proprio da questa comunità, è intervenuta commossa, per dire quanto per lei sia stato importante proprio questo: il non sentirsi abbandonata, il sapere che c’erano tante, tantissime persone al lavoro proprio per lei! “Ci hanno aiutato a non sentirci soli, a sostenere il peso di quello che era successo con più forza, a credere che passerà! Ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato e voi che siete qui che avete collaborato ad aiutarci tutti”

Momenti di pienezza, gratitudine e commozione!

Il Cardinale si è fermato ad abbracciare tutti coloro che sono intervenuti, che hanno donato un pò di loro e della propria esperienza: portava con se anche l’abbraccio del Santo Padre, era come se Papa Francesco fosse lì per tutti noi.

È stato poi importante anche ascoltare del esperienze che ancora si vivono oggi, come quella delle scuole di Ischia che stanno ospitando gli alunni dei comuni colpiti dal sisma, impossibilitati a seguire le lezioni nei loro istituti originari. Una professoressa ha raccontato come alle Scuole Medie G. Scotti sono riusciti a fare una bella esperienza di “gemellaggio” tra le classi che vanno a scuola di mattina e i turni pomeridiani: da una difficoltà iniziale è nato un bel progetto di collaborazione, nato prima dal raccontarsi e poi mettere su carta, attraverso disegni, le proprie emozioni e sensazioni!

E ancora, quanto la solidarietà continua! La Caritas sostiene attualmente circa 300 famiglie, consegnando loro mensilmente ciò di cui hanno bisogno, ma soprattutto accogliendoli ed ascoltandoli: è sempre stato questo la principale opera prestata dai membri di questo servizio diocesano, perché è ciò di cui le famiglie avevano ed hanno realmente bisogno!

Insomma quella del 5 Dicembre è stata una serata PIENA! Si respirava un clima alto di famiglia, semplicità, amore e solidarietà, che poteva migliorare soltanto con le dolci parole del Cardinal Bassetti: “questa sera avete parlato più con i vostri occhi che con le vostre parole” ha detto il cardinale “ ed è proprio per questo che siete riusciti a comunicare tanto amore, perché l’Amore non è dare qualcosa, anzi talvolta possiamo donare qualcosa magari per toglierci di torno una persona noiosa, l’Amore è dare Qualcuno; mi avete profondamente toccato il cuore stasera, perché tutti quelli che sono intervenuti hanno parlato la lingua dell’Amore!” Vedere la commozione negli occhi di Sua Eminenza, ascoltare il dono della sua esperienza passata, in particolare quella di una visita dopo un terremoto nel centro Italia, dove tra le macerie c’era un’anziana signora calata in terra per piantare un fiore: “Ecco” racconta commosso “finché ci sarà qualcuno pronto a piantare un fiore lì dove c’è stata sofferenza e dolore, alimenteremo sempre la speranza, che è ciò che mai deve mancare! Non smettete mai di alimentare la speranza!