Il calendario delle visite
Decanato di Forio
7-14 gennaio 2018 S. Vito Martire
14-21 gennaio 2018 S. Sebastiano Martire
21-28 gennaio 2018 S. Leonardo Abate
4-11 febbraio 2018 S. Maria di Montevergine
25 febbraio – 4 marzo 2018 S. Michele Arcangelo
11-18 marzo 20 18 S. Francesco Saverio

Decanato di Ischia
6-13 ottobre 2018 Gesù Buon Pastore
13-20 ottobre 2018 S. Maria di Portosalvo
20-27 ottobre 2018 S. Ciro Martire
4-11 novembre 2018 S. Antonio Abate
18-25 novembre 2018 S. Maria Assunta
26 novembre – 2 dicembre 2018 S. Domenico in SS. Annunziata
8-15 dicembre 2018 S. Maria delle Grazie in S. Pietro

Decanato di Barano-Serrara Fontana
13-20 gennaio 2019 S. Giorgio Martire
20-27 gennaio 2019 Natività di Maria SS.
27 gennaio – 3 febbraio 2019 S. Maria La Porta
10-17 febbraio 2019 S. Sebastiano Martire
17-24 febbraio 2019 S. Michele Arcangelo
24 febbraio – 3 marzo 2019 S. Maria della Mercede
3-10 marzo 2019 S. Maria del Carmine
10-17 marzo 2019 S. Giovanni Battista
17-24 marzo 2019 Maria SS. Madre della Chiesa
Decanato di Casamicciola-Lacco Ameno
20-27 ottobre 2019 S. Antonio di Padova
4-11 novembre 2019 S. Maria Maddalena
11-17 novembre 2019 S. Maria delle Grazie in SS. Annunziata

COME PREPARARCI
Il cuore e le intenzioni del Vescovo.
La Visita Pastorale che il Vescovo Pietro ha indetto con suo decreto, non a caso nella vigilia della solennità di Pentecoste (3/6/2017), dischiude per le nostre comunità parrocchiali un periodo particolare che, con la nuova costituzione dei consigli pastorali parrocchiali, può caratterizzarsi come un “autentico tempo di grazia e momento speciale, anzi unico, in ordine all’incontro e al dialogo del Vescovo con i fedeli” (Pastores Gregis, n. 46). Il nostro Vescovo, sulla scia di quanto va spesso ripetendo papa Francesco, vuol essere un “pastore con l’odore delle pecore”; perciò la visita pastorale gli consentirà di essere più vicino al nostro popolo e ai sacerdoti, suoi stretti collaboratori, con “il ministero della Parola, della santificazione e della guida pastorale, entrando a più diretto contatto con le ansie e le preoccupazioni, le gioie e le attese della gente, e potendo rivolgere a tutti un invito alla speranza” (Pastores Gregis, n. 46).
Il territorio della Diocesi, coincidente con l’isola d’Ischia, già consente una vicinanza frequente col Vescovo (forse ciò può accadere in poche altre realtà diocesane), ma questo non accontenta chi è chiamato a ravvivare la fede e il desiderio del Cielo, di quanti, distratti o soffocati dalla vita, anche qui a Ischia, hanno un bisogno inespresso di incontrarsi con un autorevole segno di speranza: “È mio desiderio che essa (la visita pastorale, ndr) sia per tanti un vero passaggio del Signore […] che si fa vicino ad ogni uomo, che cammina per le nostre strade, e lì, per strada, incontra poveri, malati, peccatori di una vita, e a tutti annuncia, con i fatti, che in Lui Dio a tutti viene incontro, perché coloro che lo cercano lo possano trovare” (Vescovo Pietro Lagnese, Omelia per
l’inizio del nuovo Anno Pastorale, 21/9/2017).

Il motto: “E ti vengo a cercare”.
Il motto scelto dal Vescovo è: “E ti vengo a cercare!”. Esso è la naturale espressione del santo desiderio di far pervenire a tutti il messaggio che Dio li ama, ai fedeli praticanti ma soprattutto a “quanti hanno messo da parte il Signore e vivono in maniera solo formale la loro appartenenza alla comunità cristiana; un’opportunità per sperimentare l’amore di Dio che ci cerca e c’invita alla comunione con sé, chiamandoci a diventare strumenti d’incontro con Lui per tanti altri” (Vescovo Pietro Lagnese, Omelia per l’inizio del nuovo Anno Pastorale, 21/9/2017).

L’icona biblica. La Visitazione di Maria ad Elisabetta.
Tra le tante immagini e pericopi che la S. Scrittura propone, il Vescovo Pietro ne ha scelta una squisitamente mariana, che è stata presente sin dai primi passi del suo ministero episcopale in diocesi: la Visitazione (Lc 1, 39–56). In realtà padre Pietro ebbe modo di affermare, parlando della B. V. Maria, a cuore aperto: “Più volte ho sperimentato, nell’esercizio del mio servizio pastorale, la sua sollecita protezione e i benefici della sua materna cura” (Lettera ai fedeli, 13/5/2017). A conclusione dell’VIII Convegno ecclesiale (18/10/2014), padre Pietro così infatti si rivolgeva alla “Santa Vergine della Visitazione: […] Santa Maria, donna in cammino, insegnaci ad uscire! Portaci per strada, dove la gente vive, soffre e spera, dove sogna e muore; buttaci nella mischia,
dove non c’è pane e non c’è amore! Mettici nel cuore il fuoco della missione e contagiaci la passione per il Regno!”.
Nel primo centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima, non poteva a maggior ragione mancare questo necessario e filiale riferimento alla Madre della Chiesa, discepola della Parola e recentemente dichiarata Regina dell’isola d’Ischia (13 ottobre 2017)! Padre Pietro stesso ha evidenziato l’ansia missionaria della Madonna, che vuol prendere a modello: “Ella va in fretta da sua cugina Elisabetta, mossa dallo Spirito Santo che è l’Amore. Quest’Amore, di cui Maria è inondata, la pone in movimento e la fa immagine di una Chiesa che, messa in cammino dallo Spirito, desidera raggiungere l’uomo per portare Cristo Gesù” (Vescovo Pietro Lagnese, Omelia per l’inizio del nuovo Anno Pastorale, 21/9/2017).

La preparazione decanale.
Terminata la fase diocesana di studio e preparazione, con le catechesi decanali rivolte ai membri dei consigli pastorali parrocchiali e a tutti gli operatori pastorali delle parrocchie di ogni singolo decanato, si entra nella fase di preparazione vera e propria alla visita del Vescovo in ogni singola parrocchia, secondo un ordine decanale. Oggetto delle catechesi decanali: introduzione generale ai temi, alle motivazioni di fondo che hanno spinto il Vescovo Pietro all’indizione della visita pastorale, allo stile e finalità in un’ottica di corresponsabilità tra clero e laici di una stessa zona pastorale, in comunione piena d’intenti col vescovo Pietro; accenni alla visione della chiesa come comunione e alle conseguenze nel tipo di rapporti che si rifanno al comandamento raccomandato dal Signore dell’amore scambievole; l’illustrazione della figura del vescovo come immagine di Gesù buon pastore, a completamento del quadro ecclesiologico entro cui si dipanerà la visita.

Calendario degli incontri decanali:
1°: 26/10/2017, ore 19.30, zona Serrara-Fontana-S.Angelo: chiesa di San Ciro al Ciglio;
2°: 30/10, ore 20.30, decanato di Forio: cinema delle Vittorie;
3°: 6/11, ore 19.30/comune di Barano: auditorium scuole medie;
4°: 8/11, ore 20.00/decanato di Ischia: chiesa di Gesù Buon Pastore;
5°: 9/11, ore 20.00/decanato di Casamicciola T.-Lacco A.: sala presso l’hotel Augusto.

La preparazione prossima in parrocchia.
Compiti e ottemperanze di ogni singola parrocchia nella fase che precede e prepara la visita pastorale.
a) Compilare, entro due mesi dalla visita pastorale, il Questionario che contiene una serie di domande su cui la comunità parrocchiale (in primis il consiglio pastorale parrocchiale), guidata dal Parroco, sarà chiamata a confrontarsi, per offrire al Vescovo una prima griglia di valutazione della comunità che lo attende. Potrà rappresentare per la parrocchia tutta un’occasione di verifica e confronto sul proprio cammino e operato in vista di una rinnovata attività evangelizzatrice e di rinnovato entusiasmo a servizio del Regno nel proprio ambiente! Va consegnato in quadriplice copia a: Vescovo, Coordinatore della Commissione per la Visita, Cancelliere Vescovile, Parroco (dopo la vidimazione del Cancelliere, quest’ultima copia torna al Parroco affinché la conservi tra i documenti ufficiali della Parrocchia nell’archivio parrocchiale).
b) Istruire opportunamente i fedeli della parrocchia con tre catechesi sulle tre dimensioni tipiche dell’agire ecclesiale (le domande del questionario ne sono un riflesso): la vita spirituale e liturgica della comunità (ambito sacerdotale); l’attività evangelizzatrice e pastorale (dimensione profetica); la testimonianza della carità in rapporto al territorio (area regale). Esse saranno tenute, nei mesi precedenti la visita, da sacerdoti del clero ischitano, secondo uno schema predisposto e condiviso con la commissione diocesana della visita.
c) Preparazione spirituale del popolo di Dio: recita della preghiera della visita, a partire almeno da un mese prima della data prefissata, per tutta la durata della visita e, in segno di comunione, fino al completamento della visita pastorale del Vescovo in tutte le parrocchie del decanato di appartenenza; altri momenti spirituali come la recita del S. Rosario o Adorazioni del SSmo Sacramento o Liturgie della Parola volte a disporsi alla visita pastorale.
d) Compilazione del Libro delle Relazioni riguardanti:1) la tenuta degli archivi parrocchiali e in particolare dei registri dei sacramenti; 2) i registri dell’economia parrocchiale; 3) la verifica dell’inventario degli arredi sacri e delle suppellettili; 4) lo stato di conservazione degli edifici sacri e il rispetto delle norme vigenti sugli immobili.

Sarà doveroso accogliere in parrocchia, nel periodo precedente la visita del Vescovo, quella collaterale dei convisitatori delle suddette aree di pertinenza: il cancelliere vescovile, l’economo della curia, il direttore dell’ufficio liturgico, il direttore dei beni artistici e culturali. La relazione dei convisitatori, alla luce di quanto emerso dalle risposte ai questionari e da quanto visionato sul posto, sarà sottoposto al Vescovo, in modo che già durante la visita egli possa eventualmente essere più preparato a indicare soluzioni adeguate ai problemi più seri.

La settimana della Visita Pastorale del Vescovo.
La visita pastorale durerà da una domenica all’altra (oppure da un sabato pomeriggio-sera all’altro…) e si svolgerà secondo un programma concordato con il Vescovo (tramite il segretario) un mese prima della data di inizio, fermo restando improvvisi e improrogabili impegni episcopali. Sarà opportuno che il Parroco informi diffusamente i fedeli e predisponga volantini, manifesti e avvisi sugli organi di informazione circa il programma della settimana con il Vescovo. Dei sussidi predisposti dalla commissione diocesana aiuteranno a vivere meglio i momenti di ingresso e chiusura della visita. Non vi è un programma prestabilito, uguale per tutte le parrocchie, in modo da rispettare la fisionomia e la sensibilità di ogni realtà parrocchiale; tuttavia vengono suggeriti
alcuni punti fermi da tener conto nell’organizzazione della Visita del Vescovo:

1. un incontro iniziale (la domenica o il lunedì) col consiglio pastorale parrocchiale (preferibilmente ad inizio settimana, così da avere un quadro della realtà parrocchiale grazie agli interventi dei membri del C.P.P. e del Parroco) e possibilmente di breve verifica e saluti alla fine;
2. un tempo per la visita agli infermi e ad alcune famiglie con l’accompagnamento del Parroco o dei ministri straordinari della Comunione;
3. un tempo e uno spazio adeguati (almeno in due-tre momenti diversi della settimana) per colloqui privati o confessioni, dove il Vescovo possa ascoltare chiunque voglia parlargli riservatamenteo confessarsi;
4. l’incontro con il consiglio affari economici;
5. l’incontro con il gruppo dei catechisti (preferibilmente ad inizio settimana, così da avere una visione complessiva del cammino formativo parrocchiale);
6. uno o due incontri con i bambini del catechismo e con i loro genitori;
7. l’incontro col gruppo liturgico o corali e/o addetti agli arredi sacri e alla sagrestia;
8. l’incontro con gli animatori caritas e con coloro che si impegnano nel sociale;
9. uno o più incontri serali con i con gli sposi e fidanzati;
10. un incontro-festa con/per i ragazzi delle scuole medie e superiori, i giovani e i cresimandi (non per forza in parrocchia e se serve con l’ausilio dei giovani della pastorale giovanile diocesana);
11. un incontro con eventuali membri di associazioni, gruppi di preghiera o movimenti, cammini di fede e confraternite presenti in parrocchia;
12. incontri negli ambienti pubblici presenti nel territorio, come ad es. scuole, municipi, presidi sanitari, caserme;
13. l’animazione della preghiera del mattino o in altro momento della giornata;

14. l’animazione liturgica delle SS. Messe della settimana;
15. un’adorazione eucaristica (il giovedì o in altro giorno adatto);
16. l’animazione di una celebrazione penitenziale (il venerdì o in altro giorno adatto);
17. lo stile e il tono degli incontri sia sempre semplice, familiare, sobrio e perciò predisposto alla gioia, come era quello di Gesù quando incontrava le persone lungo il suo cammino o come l’incontro tra la Madonna e sant’Elisabetta!
18. si predisponga la ripresa e la registrazione almeno dei momenti più importanti della settimana al fine di lasciare traccia negli archivi parrocchiali.
Alla luce di queste indicazioni emerge il seguente esempio di Schema-tipo della Settimana con il Vescovo.

Al termine della Visita.
Dopo la settimana della visita pastorale, il Parroco (con l’ausilio del moderatore e del segretario del consiglio pastorale parrocchiale) consegnerà alla Commissione diocesana per la visita la documentazione di quanto pubblicizzato, programmato, filmato o fotografato e vissuto, in modo da poter redigere una relazione adeguata al Vescovo.

Conclusione. Come Maria.
Un canto offertoriale del repertorio classico delle nostre celebrazioni eucaristiche recita così: “Vogliamo vivere come Maria, l’irraggiungibile, la Madre amata, che vince il mondo con l’Amore e offrire sempre la Tua vita che viene dal Cielo”. Vogliamo disporci a vivere il tempo di grazia della Visita Pastorale del nostro Vescovo Pietro con gli atteggiamenti tipici di Maria nel suo incontro con sant’ Elisabetta: con gioia, con fede, nell’ascolto umile della Parola del Signore che, circa l’accoglienza degli apostoli (e dei loro successori quali sono i vescovi), ci ricorda: “Chi accoglie
voi accoglie me” (Mt 10, 40). Possano la preghiera, un clima di collaborazione fraterna e armoniosa, l’attesa operosa e precisa – con la compilazione dei documenti richiesti e altre iniziative – favorire e disporre l’accoglienza di padre Pietro come presenza del Buon Pastore in mezzo al suo gregge e come dono di Dio ad ogni fedele e a tutta la parrocchia! Possa la santa Visita essere un
passaggio dello Spirito Santo nel cuore e nella vita di tanti e trasformare ogni nostra comunità parrocchiale a immagine della primitiva comunità apostolica dove i credenti “erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere” (At 2, 42).
Buon cammino e buon lavoro!
Sac. Pasquale Trani
Coordinatore della Commissione Diocesana per la Visita Pastorale