Mercoledì 23 settembre un capannello di persone si trattiene sull’ingresso dell’episcopio: sono i docenti di religione che si preparano al loro incontro con il vescovo Lagnese, il primo dopo l’apertura dell’anno scolastico ed anche il primo dopo l’apertura dell’anno pastorale del 21 settembre.
A cura di Angela Della Monica e Iacono Restituta
Per tanti insegnanti, che hanno ricevuto a fine agosto la nomina direttamente firmata proprio dal Vescovo, poter condividere un momento con lui, per conoscersi meglio e poter mettere a fuoco le difficoltà di chi è chiamato a districarsi fra le maglie della “buona scuola” per rendere la scuola oltre che buona bella, il momento era atteso. E si sentiva!
Dopo la preghiera dei vespri in memoria di S. Pio da Pietrelcina, padre Pietro ha pregato in particolare per i bambini e per tutti gli studenti che Dio affida a ciascuno di loro, perché da sempre li ha conosciuti ed amati.
Il Vescovo ha poi indicato la strada da percorrere: quella di “fare le cose insieme”. La pastorale della scuola non si occupa solo dell’insegnamento della religione cattolica, ma deve, in comunione con il cammino pastorale della Diocesi, portare avanti iniziative e progetti che facciano crescere sempre più la Chiesa di Ischia come un unico popolo. Questo il senso della presenza, fra l’altro, di don Pasquale Trani, delegato vescovile per la pastorale diocesana.
Cardine della riflessione di entrambi è stato il soffermarsi sull’importanza del ruolo svolto dagli insegnanti di religione: essere testimoni credibili della parola di Gesù. Spesso per molti ragazzi essi sono l’unica fonte di ascolto della parola del Cristo Risorto, l’unico momento di incontro con il Suo messaggio.
“Non vivete questo servizio pensando solo all’ora in cui state in classe, ma svolgete questo servizio anche quando salutate il personale non docente, quando vi intrattenete a parlare con i genitori. C’è una missione ecclesiale che noi svolgiamo nelle scuole, anche solo per un’ora: è ciò che rappresentiamo quello che conta”, così il Vescovo, che ha ribadito con forza il valore che i docenti di religione hanno nel mondo in cui operano: rappresentare il vescovo e tutta la chiesa diocesana. Segno tangibile è stato, quest’anno, la sua firma in calce alle nomine degli IdR, che ha avuto per tutti il sapore di un vero e proprio mandato ecclesiale.
Il Vescovo ha poi ricordato che l’ufficio di pastorale scolastica si occupa di tenere presente la cura della Chiesa di Ischia per ognuno dei soggetti della scuola.
Infine li ha invitati a creare un clima di “alleanza educativa”, così come espresso durante l’incontro del 10 maggio 2014 con Papa Francesco, nei rapporti con tutti i colleghi ed i genitori, per essere sempre più costruttori di pace ed avere, come educatori, l’atteggiamento della formazione permanente, evitando espressioni di supponenza, di sentirsi già arrivati rispetto agli altri, senza mai perdere di vista le motivazioni più profonde che li hanno spinti ad intraprendere questo cammino.
All’intenso e sentito intervento del Vescovo hanno fatto eco le parole di d. Pasquale che, dopo aver illustrato le linee pastorali del nuovo anno, ha indicato come da una questione, quale quella dell’educazione gender, “esplosa” con virulenza durante l’estate, sia nato il progetto di un percorso di formazione sui temi dell’affettività e dell’educazione sessuale, ampio, condiviso man mano da più soggetti, che sta coinvolgendo diversi istituti scolastici, rivolto a genitori, educatori, catechisti, docenti, operatori pastorali e quanti abbiano in cuore temi delicati ed attualissimi. Percorso che inizierà giovedì 8 ottobre p.v., diretto dal dottor Domenico Bellantoni, psicoterapeuta e docente alla LUMSA, presso il salone del Centro polifunzionale, in partenariato con il Liceo dell’Isola d’Ischia.
L’incontro è stato anche l’occasione per ringraziare, in un clima di grande familiarità, il diacono Pietro Raicaldo che, per circa sette anni, ha ricoperto la carica di direttore dell’ufficio di pastorale scolastica, che lascia il testimone a Matilde Di Meglio.
Con tanta gioia e gratitudine a Dio per questo tempo fecondo di tante grazie, (sentitissima la testimonianza di Maria Concetta Mazzella a proposito del centro di prima accoglienza “Giovanni Paolo II” di Forio) ciascuno è andato via con l’esortazione, quasi un monito, di d. Primo Mazzolari: “ci impegniamo noi e non gli altri”. Il vescovo Pietro lo fa e lo chiede a ciascuno di noi!
Allora che sia un inizio fecondo, per TUTTI!