Prima giornata di spiritualità organizzata dalla Pastorale Giovanile diocesana in preparazione alla GMG 2016.
A cura di Francesco Di Spigno*
Lo scorso 18 Ottobre noi giovani isolani ci siamo ritrovati in un clima di gioia presso il Centro della Caritas Diocesana Giovanni Paolo II a Forio, che è stato scelto come location di questo primo incontro di spiritualità, sui quattro previsti, ideati da don Gianfranco del Neso, don Marco D’Orio e don Beato Scotti direttori della pastorale giovanile sport e vocazioni della diocesi di Ischia.
Gli incontri di spiritualità sono stati voluti fortemente dai nostri sacerdoti nel programma pastorale di quest’anno, come un momento per sperimentare l’unità della Chiesa di Ischia, ma anche come un “esercizio” a livello spirituale, in modo che noi ragazzi siamo pronti ad affrontare la prossima GMG (Giornata Mondiale della Gioventù) con uno spirito giusto, per viverla non solo come un momento di condivisione, fraternità e gioia, ma soprattutto come occasione per crescere nella fede.
Moderatore di questo primo incontro è stato un eccezionale don Giuseppe Carulli – nuovo sacerdote della famiglia vincenziana a servizio della Caritas diocesana – che ha trascorso la giornata insieme a noi, preparandoci con una catechesi riguardante la misericordia, una delle tematiche cardine del pontificato di Papa Francesco, il quale l’ha voluta come tema anche per la GMG 2016 intitolandola, appunto, “Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia” Mt 5,7.
Padre Giuseppe ha mostrato, tramite alcuni brani della Sacra Bibbia, come Dio attua la sua misericordia e quant’essa è grande verso i suoi figli; sono state citate: la parabola del padre misericordioso e della pecorella smarrita dell’Evangelista Luca e il capitolo 11 di Osea in cui si legge di Dio, che adirato verso il suo popolo non cessa di amarlo. Padre Giuseppe ha poi analizzato insieme a noi i vari significati del rahamim parola ebraica, che tradotta letteralmente significa viscere, indica “l’amore viscerale di Dio Padre”, che si identifica con l’amore infinito di Gesù nel dare la sua vita per noi, nel farsi ultimo come durante la lavanda dei piedi presente nel capitolo 13 di Giovanni; infine si è voluto sottolineare anche quali erano le sette opere di misericordia, molto care alla spiritualità vincenziana.
Dopo la catechesi ci si è raccolti in un momento di silenzio e di meditazione personale, cercando di capire come le parole del Vangelo avevano parlato ad ognuno di noi, e come poterle mettere in pratica nel quotidiano.
Dopo un momento distensivo e il pranzo, offerto grazie al contributo di alcuni albergatori locali e all’aiuto dei volontari della Caritas, è seguita la divisione in gruppi di ascolto e di lavoro, moderati dai giovani dell’equipe della Pastorale Giovanile diocesana, momento in cui si chiedeva come un giovane d’oggi può vivere concretamente le opere di misericordia, ed in quali ambiti si è chiamati ad incarnare l’amore di Dio.
Si è riscontrata la voglia di tanti giovani nel voler essere d’aiuto in parrocchia, ma alle volte turbati a causa dalle divisioni che vi si creano, si è anche constatata una certa disponibilità per il volontariato verso i più bisognosi e la salvaguardia del creato, disponibilità a servizio della parrocchia resa come possibile centro di ascolto e di accoglienza per giovani.
Con l’avanzare della sera anche la giornata di spiritualità è andata concludendosi. Dopo un primo momento in cui è stata presentata la GMG, con conseguente apertura delle iscrizioni, si è celebrata la Santa Messa presieduta da padre Giuseppe Carulli, che ha lasciato un’aria di totale armonia tra i giovani che vi hanno partecipato, gli ospiti e i volontari del Centro Giovanni Paolo II.
* Servizio di Pastorale Giovanile Sport e Vocazioni