A tutti i presbiteri della Chiesa di Ischia
salute e pace!
Al fine di evitare il dilagare del contagio da Coronavirus le prescrizioni del Governo italiano, a partire dall’8 marzo u. s., impongono a tutti noi di celebrare i divini misteri senza il concorso del popolo.
Anche per le prossime celebrazioni della Pasqua del Signore ci è chiesto, purtroppo, di attenerci alle predette indicazioni.
Visti, pertanto, il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020, i Decreti della Congregazione del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del 19 e 25 marzo 2020, gli Orientamenti per la Settimana Santa della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana del 25 marzo 2020, e la Nota del Ministero dell’Interno del 27 marzo 2020,per ciò che attiene alle Celebrazioni della Settimana Santa,
con il presente decreto stabilisco quanto segue:
- Tutte le celebrazioni si tengano esclusivamente nelle Chiese parrocchiali;
- Sono ammesse le dirette televisive o via streaming evitando le differite;
- È ammessa, accanto ai presbiteri e diaconi, l’esclusiva presenza di pochi ministri. Come specificato dalla Nota del Ministero dell’Interno è consentita la partecipazione di chi serve all’altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, la presenza di operatori per la trasmissione;
- La S. Messa della Domenica delle Palme e della Passione del Signoresi celebri secondo la terza forma stabilita dal Messale Romano, ovvero senza il rito della benedizione dei rami di ulivo; la S. Messa, pertanto, omessa la processione, inizi come di consueto. Ci si astenga dalla distribuzione dei rami di ulivo;
- La celebrazione della Messa del Crismaè trasferita ad altra data;
- La S. Messa in Coena Dominidel Giovedì Santo si celebri omettendo la lavanda dei piedi e la processione all’altare della reposizione. Il Santissimo Sacramento si custodisca nel tabernacolo;
- Nella celebrazione in Passione Dominidel Venerdì Santo, giornata di digiuno e astinenza, alle dieci intenzioni per la preghiera universale, come previsto dal Messale Romano, è aggiunta una particolare intenzione per la fine della pandemia da me predisposta. L’atto di adorazione della Croce mediante il bacio sia limitato al solo celebrante, per gli altri ministri si stabilisce la sola genuflessione;
- Nella Veglia Pasqualein Resurrectione Domini al Lucernario si ometta l’accensione del fuoco; si accenda il cero pasquale e, omessa la precessione, si esegua l’annuncio pasquale. Per la Liturgia battesimale si rinnovino solo le promesse battesimali, non è consentita la celebrazione del Sacramento del Battesimo;
- È proibita la distribuzione dell’acqua benedetta, anche utilizzando contenitori precedentemente preparati;
- Non è consentita alcuna processione o altra espressione di pietà popolare che prevedano il concorso del popolo;
- Per la preghiera personale è possibile tenere aperte le chiese senza limiti di orario;
- In chiesa è consentita la celebrazione del Sacramento della Riconciliazione sempre evitando assembramenti di persone e garantendo ai penitenti le distanze imposte dal decreto ministeriale. Si suggerisce di comunicare ai fedeli gli orari della presenza dei presbiteri per le Confessioni. In caso di necessità si assicuri il Sacramento dell’Unzione con il S. Viatico. Si ricorda che, in caso di effettivo bisogno, ogni presbitero può benedire l’olio per l’Unzione degli infermi (Cfr. Sacramento dell’unzione e cura pastorale degli infermi, Introduzione, n, 21 e 77bis);
- Circa la remissione dei peccati si ricorda che in caso di estrema necessità l’atto di dolore perfetto, accompagnato dall’intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da se stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio. Se si verifica l’impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il votum sacramenti, ovvero, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (il Confesso a Dio onnipotente, l’Atto di dolore, l’invocazione Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me) comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi. (cfr. Concilio di Trento, XIV, Doctrina de Sacramento Paenitentiae, 4 [DH 1677]; Congregazione per la Dottrina delle Fede, Nota del 25 novembre 1989; Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452).
Affidandoci a Maria, Madre della Chiesa, viviamo intensamente la Pasqua del Signore. Viviamola portando a Lui il dolore di questo tempo, perché unito al Suo diventi offerta gradita al Padre per la vita del mondo. Viviamola nella fede della Chiesa che ci chiama a professare il mistero della comunione dei santi nella certezza che in ogni Eucarestia nello Spirito tutti sono resi presenti: i santi, i defunti, quanto sono ancora pellegrini sulla terra.
Sui nostri presbiteri e sulle comunità loro affidate discenda, per intercessione della Beata Vergine Maria e dei Santi Patroni della Chiesa di Ischia, la benedizione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Ischia, dalla Sede Vescovile, addì 30 marzo 2020
+ Pietro Lagnese
Vescovo
Sac. Gaetano Pugliese
Cancelliere vescovile
Per il Venerdì Santo:
Si aggiunga la seguente intenzione alle altre:
Preghiamo, fratelli carissimi, Dio Padre Onnipotente, perché ci liberi dalla pandemia: guarisca gli infermi, preservi i sani, sostenga coloro che operano per la salute di tutti.
Dio onnipotente ed eterno, Ti preghiamo di liberarci dal flagello di questo virus che si va diffondendo: i sani ti lodino per la Tua bontà, gli operatori della sanità sentano il sostegno indefettibile del Tuo Spirito Santo, i malati possano ringraziarti per essere stati liberati, coloro che sono morti partecipino alla gioia del Tuo regno che non conosce tramonto. Te lo chiediamo per Gesù Cristo, Tuo Figlio, Salvatore del mondo, speranza che mai delude. Lui, che con Te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.