Venerdì 19 giugno 2015 si è rinnovato l’appuntamento mensile tra i giovani di Ischia ed in nostro Vescovo Pietro.
La Preghiera Giovane è un incontro a dir poco speciale che riesce sempre a trasmettere pace e serenità a chi vi prende parte. Il momento di preghiera ha avuto inizio con l’invocazione dello Spirito Santo. Le voci della Corale della Pastorale Giovanile hanno intonato il canto Manda il Tuo Spirito. “Invochiamo lo Spirito Santo, facciamolo adagio, senza fretta, per permettere al Signore di farci vivere al meglio questo momento”. Con queste parole ha inizio l’incontro preparato da Padre Pietro. “Gesù manda il Tuo Spirito su di noi perché possiamo essere come Tu ci vuoi, simili a Te. Manda il Tuo Spirito perché possiamo imparare ad amare ed a sentirci amati da Te”. Il brano sul quale il Vescovo ha invitato tutti alla riflessione è tratto dal Vangelo di Marco (4,1-9). Si tratta della famosa parabola del seminatore, una di quelle che parlano del Regno di Dio. Mons. Lagnese si sofferma sui primi versetti del passo, quelli che solitamente vengono letti quasi in maniera frettolosa in quanto si tende velocemente a spostare l’attenzione verso il cuore della parabola. L’Evangelista narra che Gesù cominciò di nuovo ad insegnare lungo il mare. Attorno a Lui si riunì una folla enorme, tanto che Egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare mentre la folla era a terra lungo la riva. La parabola sembra che sia raccontata da Gesù sollecitato dal fatto che vi era così tanta gente ad ascoltarlo. Egli racconta del seminatore che uscì a seminare. Il seme caduto sulla terra buona porta frutto. “Sembra che Gesù voglia farci una domanda: Chi è disposto a fare sul serio con Lui? Questa domanda è rivolta non solo alla folla presente lungo la riva del mare che stava ascoltando le sue parole bensì a tutti noi qui presenti questa sera. Chi è disposto a seguirlo, costo quel che costi? Il passo del Vangelo è stato accompagnato da un canto tratto dal repertorio di Ivano Fossati, La costruzione di un amore, datato 1981, quale supporto alla meditazione. Da molti il brano è considerato un gioiello della musica italiana, una delle più belle canzoni della musica d’autore. La costruzione di un amore è un brano che Fossati scrisse appositamente per Mia Martini ai tempi della loro tormentata storia d’amore. Il testo della canzone ha offerto una serie di riflessioni sull’amore tra l’uomo ed il Signore. “Ogni amore è sempre un dono. Perché possa trovare accoglienza dentro di noi è necessario che questo amore costi anche qualcosa. L’amore va custodito e vanno sperimentate tutte le sue bellezze”. Il vescovo ha estrapolato dal testo frasi molto significative sulle quali ha invitato a riflettere. La costruzione di un amore spezza le vene delle mani, mescola il sangue con il sudore se te ne rimane. Con queste parole, molto forti, ha inizio il testo della canzone di Ivano Fossati. “Queste parole sembrano volerci ricondurre a Gesù sulla Croce, al momento della sua morte per amore verso gli uomini”. La costruzione di un amore non ripaga dal dolore. “Senza basi solide, senza impegno a voler lo far crescere l’amore non ripaga il dolore, anzi vi è il rischio che presto possa finire”.E’ come un altare di sabbia in riva al mare.”L’amore è fragile, è un qualcosa di prezioso che facilmente potrebbe rompersi. Basta nulla affinché tutto finisca. Se nel nostro rapporto con il Signore vi sono basi solide Egli farà cose belle. Ed io ci metto l’esperienza.”Occorre che chi ha maggiore esperienza ci aiuti nel rapporto con il Signore. Abbiamo bisogno dell’aiuto di chi è più avanti, di chi ha già sperimentato le cadute e le risalite. Il rapporto con Dio richiede cura se vogliamo che cresca e porti frutto, occorre prestare attenzione alla cura dei particolari. E ad ogni passo vi è un sorriso.” Man mano che il rapporto con Dio cresce aumenteranno i sorrisi. Questo rapporto ci permette di guardare e sorridere al Signore. Tutto ciò altro non è che la Preghiera, che potrebbe essere definita la costruzione di un sorriso. Dietro le porte un po’ d’amore per quando non ci sarà tempo di fare l’amore.”Verranno momenti in cui non sarà possibile partecipare all’incontro con Gesù, verrà un tempo in cui si resterà presi dalla vita, in un vortice di cose. Quando si ha la possibilità bisogna prendere amore per farne riserva perché poi vi saranno tempi in cui non si potrà e quasi tutto sembrerà pesante. La costruzione di un amore è così”. L’esperienza dell’amore è di pienezza, guardo questo amore che si fa più vicino al cielo.”Il Signore ci chiama a questa relazione tutta speciale. Verranno momenti in cui tutto potrebbe finire, anche l’amicizia con Gesù”.Si dice che bello tornare alla vita che mi era sembrata finita, che bello tornare a vedere e quel che è peggio è che tutto è vero. “A volte finisce l’amicizia con il Signore e facciamo credere che vada tutto bene, ma in fondo non è così. Potrebbe capitare che tutto svanisca. Stiamo entrando nel cuore dell’estate, tempo della dispersione, tra lavoro, vacanza e desiderio di starsene tranquilli, vi è il rischio concreto di non curare il rapporto con Dio”. Il testo della canzone termina con queste parole: E tutto ciò mi meraviglia tanto che se finisse adesso lo so io chiederei che mi crollasse addosso. “Questa è l’esperienza fatta da tanti Santi che hanno detto meglio morire che farsi crollare il mondo addosso se dovesse finire l’amore con il Signore”.Il vescovo termina la sua riflessione invitando tutti a lasciarsi guidare da Gesù nella costruzione di questo amore. Occorre mettersi in gioco, l’amore è un dono, va costruito, costa fatica e fa soffrire, ma ci permette di non morire. A conclusione dell’incontro, quale risposta alla meditazione,è stato proposto il canto Io scelgo Te.
di Giuseppe Galano