II domenica di quaresima. Messa del Vescovo Pietro in Cattedrale
Seconda Domenica di Quaresima (1°marzo), tradizionalmente legata alla lettura del Vangelo della Trasfigurazione, quasi a volerci mostrare non solo la mèta del cammino quaresimale ma soprattutto il destino di gloria che ci attende. E’ questo che mons. Lagnese ha voluto sottolineare nell’omelia della Celebrazione Eucaristica domenicale in Cattedrale, indicando nell’esperienza del Tabor fatta dai Discepoli una metafora più che concreta del nostro incontro con Dio ogni volta che ci accostiamo alla mensa eucaristica. “Oggi siamo chiamati anche noi come i tre discepoli di cui ci parla il Vangelo a salire sul monte per stare in un luogo in disparte con Gesù. La Domenica, l’Eucarestia è questo: Gesù che ci prende con sé e ci porta su un alto monte, in disparte, noi soli con Lui. Anche noi in qualche momento della nostra vita viviamo il buio: tutto si fa più difficile, il cammino è in salita, la sequela di Gesù diventa faticosa. Ecco allora il Maestro si mostra dunque ai discepoli seppur per pochi istanti così come lo vedremo in Paradiso, e offre loro degli istanti di Cielo perché la loro fede non abbia più a crollare. E a sostegno di questa fede c’è la voce del Padre: “Questi è il Figlio mio, l’amato, ascoltatelo!”. Vogliamo chiedere al Signore di continuare questo cammino quaresimale senza fermarci, senza tentennamenti. Vogliamo chiedere al Signore di ascoltare la voce del Padre perché anche la nostra vita possa essere trasfigurata, perché ci possa essere Resurrezione anche in noi”!
Francesco Schiano
Foto Andrea Di Massa