Diocesi in fermento per la Visita ad Limina che si terrà dall’8 al 12 aprile in Vaticano. Le Chiese particolari della Campania hanno preparato una relazione per il Santo Padre. Nei giorni in Vaticano ci saranno riunioni con i Dicasteri, celebrazioni e l’incontro con Papa Francesco.

Il programma della Visita ad Limina Apostolorum dei Vescovi della Campania si preannuncia piuttosto fitto. Tanti gli appuntamenti che caratterizzeranno le giornate dall’8 al 12 aprile.
Il significato di “ad limina Apostolorum” è alle soglie degli Apostoli, alle tombe dei santi Pietro e Paolo. Con questo termine si indica la visita che ogni cinque anni i vescovi del mondo compiono a Roma, incontrando papa Francesco. Ad aprile è il turno delle Diocesi della Campania. Un appuntamento che si inserisce nell’ambito della visita generale delle Chiese che sono in Italia iniziata lo scorso gennaio.
In realtà è da molto più tempo che i vescovi campani, e quelli italiani, non compiono questo atto. L’ultima volta è stato nel febbraio 2013. I presuli campani furono ricevuti da papa Benedetto XVI, che dopo pochi giorni si sarebbe dimesso da Pontefice. Dunque, quella che si terrà dall’8 al 12 aprile è la prima visita con Francesco.

Il programma

Si comincia lunedì, 8 aprile, con due incontri e la Messa: alle 9.45 appuntamento al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; segue, alle ore 11.00, l’incontro al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e alle ore 18.00 i Vescovi Campani Celebreranno la Messa nella Basilica di San Pietro.

Martedì 9 aprile, il primo appuntamento sarà alle ore 8.45 con il Dicastero per i Vescovi; alle ore 10.30 incontro con il Dicastero per il Clero; ore 12.15 incontro con la Segreteria generale per il Sinodo e alle ore 17.00 la Messa nella Basilica di San Giovanni in Laterano.

Mercoledì 10 aprile, alle ore 9.15 incontro con il Dicastero per la Dottrina della Fede; alle ore 10.30 appuntamento con il Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica; alle ore 11.45 incontro con il Dicastero per l’Evangelizzazione; alle ore 18.00 Messa nella Basilica di Santa Maria Maggiore.

Giovedì 11 aprile alle ore 9.00 il Santo Padre incontrerà i Vescovi della Campania; alle ore 15.00 incontro con il Dicastero per la Comunicazione e alle ore 18.00 la Messa nella Basilica di San Paolo fuori le Mura.

Venerdì 12 aprile, ultimo giorno, alle ore 8.45 incontro con il  Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; alle ore 10.00 incontro con il Dicastero per la Cultura e l’Educazione e alle ore 12.00 appuntamento con la Segreteria di Stato e Sez. Rapporti con gli Stati e le Org. Internazionali.

I fondamenti della Visita ad Limina Apostolorum

Si tratta di momenti particolari in cui i presuli riferiscono al Papa sull’andamento delle Diocesi per averne indicazioni e risposte. Questa visita, sottolinea la Costituzione apostolica Praedicate evangelium, rappresenta «il momento più alto delle relazioni dei pastori di ciascuna Chiesa particolare e di ogni Conferenza episcopale e di ogni Struttura gerarchica orientale con il Vescovo di Roma. Egli, infatti, ricevendo i suoi fratelli nell’episcopato, tratta con loro delle cose concernenti il bene delle Chiese e la funzione pastorale dei vescovi, li conferma e sostiene nella fede e nella carità. In tal modo si rafforzano i vincoli della comunione gerarchica e si evidenziano sia la cattolicità della Chiesa che l’unità del Collegio dei vescovi».

Parlando delle visite che stanno compiendo le Diocesi italiane, in apertura dell’ultimo Consiglio permanente il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi, ha detto che rendono «ancora più manifesta la collegialità quale dimensione necessaria e insostituibile per la Chiesa sinodale».

«Anche le Conferenze episcopali, nelle quali ci è dato di vivere la comunione tra noi vescovi e la missione in seno ad un medesimo territorio – ha aggiunto Zuppi -, si inseriscono in questo movimento sinodale. Il nostro venire a Roma è, pertanto, un’opportunità per portare ad limina Petri la ricchezza, la bellezza, ma anche le fatiche dei nostri vissuti ecclesiali e del nostro camminare insieme. Allo stesso tempo, incontriamo il Vescovo di Roma per condividere con lui le sfide odierne per l’annuncio del Vangelo, accogliendo come consegna la sua parola per tutte le nostre Chiese. E tutto questo in uno stile di grande franchezza, requisito essenziale per una Chiesa che voglia essere tutta sinodale».

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