Celebrazione Diocesana del Corpus Domini a Forio nella Basilica Pontificia di San Vito martire, giovedì 15 giugno

Francesco Schiano per Kaire

“Attraverso l’Eucaristia, a chi crede nel Cristo e vuole essere discepolo di Gesù è data una grande possibilità: quella della vita eterna che non è una realtà che riguarda soltanto il nostro futuro, come ricompensa per il buon comportamento tenuto nel presente, ma un’esperienza che ci è offerta come opportunità da vivere già qui nell’oggi della nostra storia”  Mons. Lagnese con queste parole si rivolge nell’omelia per la Celebrazione Diocesana del Corpus Domini tenutasi a Forio, nella Basilica Pontificia di San Vito martire, giovedì 15 giugno, giorno in cui la Chiesa celebra il ricordo del Santo Patrono di Forio, martire per Cristo, testimone dell’Eucarestia, pane spezzato per Amore fino al dono supremo di sé. Durante questa Solenne Concelebrazione, a cui hanno preso parte tutti i sacerdoti della Diocesi, diaconi e religiosi, sono stati istituiti 161 Ministri Straordinari della Comunione, provenienti dalle diverse Parrocchie della Diocesi. Così si è rivolto loro il nostro Vescovo durante la sua omelia:  “Quella che oggi ricevete non è un premio né un etichetta da aggiungere al proprio curriculum vitae o un’onorificenza di cui fregiarsi nei discorsi di sacrestia. Si tratta invece di un servizio che affidato per la vostra conversione. Carissimi ministri, è un dono grande che il Signore fa a voi: non solo perché attraverso questo servizio starete più da vicino a contatto con la SS.ma Eucaristia ma anche perché accogliendo il mandato del vescovo sarete chiamati a chinarvi sui malati ai quali porterete il Ss.mo Corpo di Cristo. Essi sono la Carne sofferente di Cristo e, perciò anch’essi presenza reale di Gesù. Ricevete questo mandato mossi unicamente dall’amore per Cristo e sull’esempio del Buon Samaritano. Non scoraggiatevi per la stanchezza. Insieme all’Eucaristia donate il vostro tempo;donate il sorriso e innanzitutto amore ai fratelli e alle sorelle che ne hanno bisogno. Portate la presenza della Chiesa nelle case, dove la gente vive e soffre, dove si fa i conti con i problemi concreti della gente; e portate la presenza della case nella Chiesa. Non siete istituti per sostituirvi ai presbiteri ma per affiancarli e stimolarli ad andare nelle case e incontrare malati anziani e poveri. Parlate perciò al vostro parroco dei malati e ai malati della vita della parrocchia!”. Il Vescovo ha poi proseguito: «Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto»: la Messa è la celebrazione del memoriale della Pasqua che si fa presenza sacramentale di Cristo e profezia di futuro nell’attesa della Sua venuta. E’ un invito a fare memoria di tutto quello che il Signore ha fatto nella tua vita; un invito a fare memoria del cammino che il Signore ci ha fatto fare nella certezza che Colui che è stato presente nella nostra vita, lo è oggi e lo sarà anche domani. Questa sera camminando con Gesù per le strade di Forio, come ad Emmaus duemila anni fa, vogliamo allora dirgli, parafrasando un canto che da alcuni decenni anima le nostre liturgie: “Tu sei la nostra vita altro non abbiamo. Tu sei la nostra strada, la nostra verità.

Nella tua parola noi cammineremo, finché avremo respiro, fino a quando tu vorrai. Non avremo paura sai, se tu sei con noi!” . La Vergine di Nazaret, Donna Eucaristica, e Vito martire, patrono di questa città, intercedano per noi! Il Corpo di Cristo, portato dal Vescovo  nell’ostensorio è stato portato per le strade di Forio fino a giungere al piazzale della Chiesa del Soccorso, dove il nostro Pastore ha impartito la Benedizione Eucaristica, su tutti i presenti e sull’intera Chiesa di Ischia. Cristo, nostra Pasqua e nostra forza continua a camminare con noi, compagno di viaggio nel  tempo e per l’Eternità!