VOLONTARIATO VINCENZIANO

Domenica 27 settembre il Vescovo S.E. Mons. Pietro Lagnese ha presieduto la Celebrazione Eucaristica, nella Basilica di Santa Maria di Loreto di Forio, insieme al Parroco Don Pasquale Mattera.

 

Maria Concetta Mazzella – Traendo spunti dalla Liturgia della Parola il Vescovo si è soffermato sull’importanza della Parola per ciascuno di noi. “Ogni volta che partecipiamo all’Eucaristia il Signore ci chiama a sé e ci dona una Parola perché possiamo essere in sintonia con Lui, entrare in atteggiamento di docilità con Lui, perché si è discepoli di Cristo nella misura in cui facciamo nostra la Parola del Signore, la viviamo come Maria, la più perfetta tra i discepoli”.

La Parola che ci viene donata ci aiuta a superare l’indifferenza, l’egoismo,  la chiusura  e ci aiuta a rivedere il nostro modo di essere cristiani, ci aiuta ad “aprirci alla presenza dello Spirito che agisce in mezzo a noi”. Agli Apostoli, che facevano fatica a comprendere questo e spaventati per aver visto “uno che scacciava demoni” in Suo nome e per non aver saputo impedirglielo, Gesù disse “Chi non è contro di noi è per noi”.

“Chiunque fa il bene, non si oppone al bene, è un cristiano, sta realizzando il Regno di Dio. Questo siamo chiamati a fare: far crescere il Regno di Dio, di cui la Chiesa deve essere Sacramento, presenza”.

Gesù dice: “Chiunque vi darà da bere un bicchiere di acqua nel mio nome non perderà la mia ricompensa”.

“Ogni persona è di Cristo e chiunque fa il bene  ad un fratello l’ha fatto a Cristo e non perderà la sua ricompensa. San Vincenzo de’ Paoli ha vissuto questa Parola, l’ha incarnata nella sua vita. Andato al di là degli schematismi del suo tempo (seicento)  ha saputo stare in mezzo alla gente offrendo ristoro e consolazione. Egli si chiedeva sempre: che cosa farebbe Cristo se fosse al mio posto?”

La promozione sociale dei più poveri e più deboli, il loro pieno recupero alla dignità umana sono stati il terreno su cui si è battuto durante la sua vita. Ha lavorato tanto anche per l’evangelizzazione delle campagne e per la formazione del clero fondando la Congregazione della Missione. Ha fondato per l’aiuto ai poveri le Figlie della Carità e il Volontariato Vincenziano formato da laici.

Il Vescovo invita tutti ad essere capaci di offrire consolazione al  fratello, eliminando dalla nostra vita tutti quei freni: ricchezze, avarizia, egoismo, indifferenza, che ci impediscono di andare incontro a Gesù.

Gesù dice “Se la tua mano è motivo di scandalo tagliala”.

Cerchiamo di eliminare dalla nostra vita tutte quelle debolezze che ci fanno vivere l’inferno! Imitiamo San Vincenzo che, diventato sacerdote per aspirazione ad una brillante carriera ecclesiastica,  desideroso di ricchezze, dopo aver incontrato i poveri si è lasciato  illuminare dalla grazia e ha saputo eliminare  dalla sua vita tutte quelle miserie  e lanciarsi verso Gesù incarnato nei poveri.

Parole di gratitudine e di incoraggiamento sono state rivolte al Volontariato Vincenziano “che si sta aprendo a riconoscere le antiche e nuove povertà presenti sul territorio” e collabora  con la Chiesa locale per fare bene il bene.

Al termine dell’omelia la Presidente diocesana Angela Del Deo ha ringraziato il Vescovo per aver resa solenne la festività del nostro Santo Fondatore e per le parole di incoraggiamento rivolte ai volontari vincenziani. Chiede al Vescovo di benedire distintivi, crocifissi e statuti che vengono consegnati a sei volontari: Antonella, Maria Grazia, Giulia, Mariella, Nunzia, Francesco che si impegnano, dopo un percorso di formazione nel gruppo di appartenenza, a far parte dell’Associazione A.I.C. Italia- Gruppi di Volontariato Vincenziano – Campania.

L’emozione è grande. San Vincenzo continua ad infiammare i cuori!