L’INIZIO DEL NUOVO ANNO LITURGICO

Con l’inizio del tempo di avvento, Padre Pietro torna a celebrare la S. Messa domenicale delle ore 10.00. Per i lavori di manutenzione che terranno chiusa la Cattedrale per qualche giorno, l’Eucarestia si è celebrata nella vicina Chiesa dello Spirito Santo.

 

Silvia Pugliese per il Kaire.

Durante l’omelia Padre Pietro ci ha portati a riflettere sul Vangelo, in cui leggiamo parole di terrore e distruzione attraverso le quali il Signore e ci ricorda che c’è una fine, c’è un culmine, una realizzazione verso la quale noi andiamo, Quando Gesù ci parla di “angoscia di popoli in ansia…” ci sta in fondo dicendo che noi andiamo sì verso la fine di questo mondo, ma verso l’inizio di una nuova realtà.

Per questo, ci ricordava il Vescovo, Gesù dice “quando vedrete accadere tutte queste cose, alzate il capo perché la vostra liberazione è vicina”.

Quindi dobbiamo credere, meditare e vegliare, perché, il Signore verrà e realizzerà quelle “promesse di bene” di cui parla nella I lettura.

“L’invito che ci è rivolto” continua il nostro Vescovo, “è a VEGLIARE, a non accontentarci, a non perdere di vista il senso di tutto ciò che facciamo, perché viviamo, esistiamo, crediamo, siamo qui questa mattine e domani mattina andremo a lavorare? Perché qual è il senso profondo che sta alla base di tutte le cose che facciamo?”

Ma come vegliare? Come fare in modo di non perdere di vista questo obbiettivo, il senso della nostra vita, che questo mondo passerà  e con esso passeranno tutte le cose che sanno di morte, di paura e di angoscia? C’è bisogno che noi preghiamo. La preghiera,  ha il compito di farci risentire le parole del Signore, perché nella preghiera il Signore ci parla.

Il tempo dell’Avvento è il tempo dell’ascolto della Parola di Dio che dice “Coraggio, io verrò e manterrò tutte le mie promesse”

Questo l’incoraggiamento di Padre Pietro, anche se vediamo cose che non vanno, distruzione e morte, sembra che questo sia vinto dal male, Lui verrà e realizzerà le Sue promesse di bene. Ed è grazie a questa promessa che noi potremo continuare il nostro cammino verso il Signore. Quindi “Non sarò come coloro che invece devieranno il loro cammino verso il vuoto, verso il non senso, o come coloro che vanno di qua e di là senza un baricentro, un fondamento, come coloro che cercano di fare esperienze nuove, oppure di chi si ubriaca, di chi alza tutti i volumi, perché non vuole prendere consapevolezza della realtà. Oppure ancora, chi si sente solo e si affanna per coprire tutte le toppe, riempire tutti i buchi, mettere catenacci a tutte le porte, perché il mondo ci fa paura, perchè siamo terrorizzati, non sappiamo cosa ci attende.”

Mons. Lagnese ci ha ricordato che il cristiano non vive così.

Ascoltando la Sua Parola in questo tempo di Avvento, scopriremo che è possibile vivere in una maniera nuova, piaceremo al Signore, e testimonieremo questa nostra fede, in una capacità di amare i fratelli, diventando il segno che il Signore sta venendo.

Il nostro Vescovo ha poi affidato tutti all’intercessione di Maria, Donna dell’Attesa e di speranza, e ci salutati con questa bellissima riflessione “Verrà quel tempo in cui tutto sarà Eucarestia e non avremo più il ricordo di Gesù, ma saremo nella piena comunione con Lui.”