Il decanato di Casamicciola-Lacco come scenario per la Via Crucis diocesana organizzata della Pastorale Giovanile

A cura della segreteria dell’uff. di Pastorale Giovanile
Anche quest’anno, nel venerdì che ha preceduto la Domenica delle Palme, ha avuto luogo la Via Crucis Diocesana, presieduta dal Vescovo Pietro, per le strade del comune di Casamicciola Terme, dove abbiamo potuto meditare la Passione di Cristo.
Abbiamo percorso insieme al Signore l’itinerario del dolore che sboccia in gioia, della crocifissione che prepara la risurrezione, della morte che si muta in vita.
La Via della Croce è la via della vita, essa è al centro del mistero della salvezza, del grande amore di Dio, il quale amandoci ha dato per noi il suo Figlio.
Come dice Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima, il cristiano è chiamato a tornare a Dio «con tutto il cuore», a soffermarsi maggiormente sulla meditazione della Parola e ad accogliere il fratello come dono.
Troppe volte, però, presi dalla nostra vita frenetica, dal ripiegarci su noi stessi, sui nostri problemi, piccoli o grandi che siano, ci dimentichiamo di chi ci circonda. L’egoismo prende il sopravvento, comportandoci proprio come l’uomo ricco nei confronti di Lazzaro. La radice dei suoi mali, dei nostri mali, è il non prestare ascolto alla Parola, non amando Dio e disprezzando il prossimo.
Il tema dell’ascolto è stato il filo conduttore delle nove stazioni, animate con meditazioni e canti dai tanti i giovani presenti.
Proprio in occasione dell’organizzazione della Via Crucis, infatti, si è riunita la rinnovata Consulta di P. G.: giovani provenienti dalle diverse realtà parrocchiali della nostra diocesi che si sono incontrati più volte presso il Centro Papa Francesco e, dividendosi in gruppi di lavoro, hanno messo su una squadra davvero affiatata. Tanto entusiasmo nel lavorare insieme, persone sconosciute le une alle altre che, accomunate dall’Amore di Dio, hanno superato le difficoltà iniziali ed hanno accettato di mettersi in gioco.
Già nella mattinata di venerdì alcuni giovani si sono messi all’opera lungo il Corso Luigi Manzi per la preparazione della parte tecnica e scenografica. Ogni stazione è stata rappresentata da una croce, in modo da creare un percorso lungo il corso principale del comune fino al Pio Monte della Misericordia, che in questa occasione si è prestato come scenario suggestivo per la tappa finale, che prevedeva la deposizione di Gesù. Dal primo pomeriggio fino all’inizio della manifestazione si è lavorato senza sosta per far sì che tutto fosse proprio come lo si era immaginato. E realizzarlo insieme è stato il vero dono! Alcuni hanno curato anche la simbologia di ogni stazione – un simbolo o un’immagine che facesse ricordare la Passione di Gesù o che avesse un richiamo simbolico alle meditazioni – in modo da facilitare la preghiera e il raccoglimento di tutti i presenti.
Sin dall’ingresso del Pio Monte della Misericordia l’atmosfera è divenuta surreale. Ci siamo lasciati alle spalle i rumori delle macchine, le voci dei viandanti, per immergerci nel buio e nel silenzio, il viale illuminato solo piccole luci che tracciavano la strada, fino ad arrivare nel pazziale, luogo della crocifissione e deposizione di Gesù.
Il Vescovo ha concluso il percorso rinnovando l’invito a seguire il Signore e spronando ciascuno di noi con una domanda. «Siamo disposti a seguirLo?» Ciascuno prendendo la propria croce e rinnegando sé stesso.
E’ stato bello notare come la fede muove la passione di molti giovani nel mettersi in gioco e «non essere giovani-divano» come ci ricorda spesso Papa Francesco.
Quella della Via Crucis diocesana è stata di sicuro un’occasione per coltivare nuovi rapporti e amicizie, ma soprattutto ha consentito di vivere insieme l’esperienza di una Chiesa giovane e unita.