Domenica 17 dicembre, Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Konrad Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità Papa Francesco, giunto sull’isola d’Ischia per visitare le zone colpite dal terremoto dello scorso 21 agosto, ha celebrato la Santa Messa alle ore 17.30 presso la Chiesa Conventuale dei PP Passionisti in Casamicciola Terme

Giuseppe Galano – Kaire

Accolta con immensa gioia e profonda gratitudine dal popolo di fedeli isolani la visita dell’Elemosiniere voluta direttamente dal Santo Padre, nel giorno del Suo ottantunesimo compleanno, come gesto concreto di amore e vicinanza nei confronti delle tante persone, quasi 2.500, che, in seguito al devastante sisma dello scorso 21 agosto, hanno perso la propria abitazione. Papa Francesco ha fatto giungere il Suo grande abbraccio alla gente di Ischia in questo periodo di difficoltà. Mons. Krajewski, accompagnato da Sua Ecc.za Mons. Piero Marini, Presidente del Pontificio Comitato dei Congressi Eucaristici Internazionali e vicario dell’arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore ha celebrato la Santa Messa nella Chiesa Conventuale dei PP Passionisti in Casamicciola. “Ricambiamo con l’Impegno della preghiera per il Papa, per il Suo Ministero e per la Sua vita e salute. Il Papa con questo gesto ci porta un abbraccio grande al quale vogliamo esprimere tutta la gratitudine della Chiesa di Ischia e di tutti i terremotati”. Così il nostro vescovo Pietro ha voluto rendere grazie per questa gradita visita. “Questa mattina il Papa ha compiuto un gesto straordinario mandando l’Elemosiniere proprio qui, per stare accanto a voi”. Sono queste le parole pronunciate con viva emozione da Mons. Krajewski all’inizio della toccante celebrazione. L’omelia, affidata a Mons. Marini, è stata molto intensa e carica di significati. “Questa celebrazione avviene nel periodo di Avvento, parola che significa venuta. Quando l’imperatore o il re entravano in una città si aveva l’adventus domini. In questo periodo la Chiesa ci invita a pensare alla venuta di Cristo nel Natale. La Chiesa vuole che ci rendiamo conto della venuta del Signore in tutti i giorni della nostra vita”. L’Avvento come qualcuno che viene e qualcun altro che attende. Il Vangelo afferma che Gesù è colui che viene e noi siamo coloro che aspettano. “Chi è colui che attendiamo? Poniamoci questa domanda. Tu che vieni chi sei per me? Il Dio nel quale crediamo chi è per noi? E un giudice? È un Dio romantico? Sta ai margini della nostra vita oppure è un Padre che ci guida nel cammino della vita verso l’incontro con il Signore? Mons. Marini esorta a porsi questo interrogativo durante il periodo di Avvento. “Ciascuno è chiamato per nome. Ci viene chiesto che tipo di cristiani siamo nel mondo di oggi e quale tipo di testimonianza diamo. Durante questo Avvento e durante la nostra vita lasciamo che Giovanni Battista sia il maestro della nostra vita interiore e ci aiuti a comprendere chi sia per noi il Dio nel quale crediamo; ci aiuti a comprendere chi siamo noi, che tipo di cristiani e che testimonianza diamo come comunità agli uomini ed alle donne del nostro tempo”. Al termine della Santa Messa il saluto alla comunità di Casamicciola di Mons. Krajewski. “Avvicinandosi il Natale e la festa della Santa Famiglia il Santo Padre vuole stare con voi. Ed è qui con voi perché Lui sa che stasera io e Mons. Marini siamo qui. Ci ha mandato in due, perché Gesù mandava sempre a due a due gli apostoli, ma in verità siamo in tre perché anche il vostro vescovo è stato mandato dal Papa qui ad Ischia. Il Papa ha pensato a voi”. Egli sottolinea come la Santa Famiglia non trovava alloggio. “Per loro tutta la zona di abitazione era rossa”, afferma ricollegandosi ai disagi patiti dai terremotati costretti a vivere lontano dalle loro case. “Solo la mangiatoia, poi la fuga. Il Papa pensa a queste 800 famiglie di questa zona che non possono entrare nelle proprie case, di quasi 2.500 persone che sono fuori la propria abitazione. Sta con voi, prega con voi; mi ha chiesto di abbracciare ogni famiglia, vi vuole bene. Per questo ci ha mandato a pregare con voi stasera. Il Papa è uomo di poche parole ma di tanti fatti. Quando qualcuno soffre, Lui come Gesù, sta accanto. Lui chiede una preghiera da voi perché prega per voi. Ha bisogno delle vostre preghiere così come noi abbiamo bisogno della sua benedizione. Un abbraccio veramente forte forte a tutti voi da parte di Papa Francesco”.