PARROCCHIA DI SANT’ANTONIO ABATE – DECANATO DI ISCHIA

Una domenica nel bosco di Zaro per contemplare l’armonia della bellezza del Creato, insieme alle famiglie della parrocchia

È certamente uno degli appuntamenti più ricercato ed atteso dalle famiglie della parrocchia di S. Antuono, insieme ai ritiri annuali delle famiglie che fino allo scorso anno si tenevano a Roma, e agli appuntamenti mensili organizzati dal gruppo delle famiglie, dalla sempre verde Angela che con la sua instancabile presenza, ci porta ogni volta un po’ del nostro indimenticato Peppe Barbieri e coordinati dal nostro Parroco, Don Giuseppe Nicolella, la scampagnata delle famiglie è forse quella più richiesta e come dicevamo prima, la più attesa.

Anche quest’anno, agli inizi di ottobre, domenica 5, per l’esattezza, il tanto agognato appuntamento ha preso corpo. Tantissime le persone che hanno partecipato, storiche e nuove, e tutti con lo stesso entusiasmo della prima volta. “Cosa si deve fare, vorremmo partecipare”, era la domanda più frequente, la risposta la stessa da sempre: “Niente di particolare, portate la colazione al sacco per voi e da condividere”, ed è proprio la condivisione una delle più belle caratteristiche di questo happening.

All’arrivo nel posto prescelto, quest’anno il bosco di Zaro, su un grande tavolo si sono posate in bella mostra le pietanze e ognuno dei presenti attingeva, gustava, apprezzava e si informava sull’autore della ricetta e ci si scambiavano consigli e pareri.

Magari per un anno intero, pur vivendo nella stessa zona chissà quante volte ci si è incontrati, salutati e via, in quel momento, in quella location, con quello spirito di comunione, mangiavi nello stesso piatto di chi involontariamente scansavi per riservatezza.

Così la famiglia delle famiglie di S. Antuono si è allargata anno dopo anno, diventando un tutt’uno e prestando più attenzione alla condivisione che non è solo quella mangiatoria.

Dopo aver trascorso il giusto tempo dedicato al palato gustando soprattutto l’insalatona di vendemmia comunitaria dell’ottima Nunziatina che ogni anno propone i suoi sott’oli in un’armonia di sapori semplici ma ben distribuiti, l’inesauribile Francesco ha messo su velocemente un gioco che ha coinvolto madri e figli. Quante volte in famiglia ci mettiamo a giocare con i nostri figli, o con i figli e i genitori dei vicini di casa? Raramente. Questo è lo spirito della scampagnata annuale delle famiglie, ma certamente non è l’unica cosa che ci unisce, ogni volta questo incontro termina con la recita del Rosario. Quest’anno lo abbiamo “sgranato” in famiglia, guidati dal nostro parroco ai piedi della Madonnina di Zaro.

La lettura del Mistero Glorioso affidato ai genitori mentre i bambini intonavano le preghiere con le loro piccole incertezze, ma attenti a quei misteri che solo i bambini sanno, con la loro fantasia, immaginare.

Al termine, accompagnati da un altro splendido tramonto, che solo Forio può donare, siamo tornati alle nostre case con i cuori colmi di fede nell’attesa di nuovi appuntamenti.

Il prossimo a Paestum il 21, 22 e 23 novembre, per il ritiro delle famiglie.

Di Giuseppe Banfi