Domenica 27 luglio 2014

omelia di Mons. Pietro Lagnese

vescovo di Ischia

alla Celebrazione eucaristica nella Parrocchia S. Maria Maddalena – Casamicciola Terme.

Il Regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo… (Mt 13, 44): così inizia la Parola del vangelo di questa domenica.

Dopo le prime quattro parabole, già ascoltate nelle domeniche precedenti, altre tre oggi ci vengono offerte: quella del tesoro nascosto, della perla preziosa, e della rete gettata nel mare.

È il mistero del regno che viene comunicato!

Attraverso immagini molto semplici, prese dalla vita di tutti i giorni, il Signore Gesù ci parla del Regno di Dio. È il “vangelo del Regno”!

Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo” (Mt 4, 23).

Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino” (Mt 4, 17): così, Gesù, inizia la sua predicazione! Il Regno dei cieli è, così, insieme, il centro e il cuore del suo annuncio!

In Marco Gesù afferma: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo” (1,15).

Il vangelo – la bella notizia cioè – è, dunque, proprio il Regno che viene!

Annunciare la salvezza significa dire che il Regno sta arrivando! Dio si rende presente! Egli viene a salvarti! Da chi ti rende schiavo, Dio viene a liberarti! Vuole intervenire in tuo favore! Viene per schierarsi dalla tua parte! E lo fa attraverso Suo Figlio che viene nel mondo proprio per questo!

Accogliere Cristo nella propria vita significa fare esperienza di questo regno. È Cristo infatti che lo porta; è Lui che lo realizza! È Lui che lo instaura, con la Sua stessa Vita! Sì, è con lui che viene il regno! Anche questa mattina!

Vivere questo intervento di Dio nella nostra vita, accoglierlo nella nostra esistenza, …è come trovare un tesoro…

Il Regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto…

A volte lo scopri quasi per caso, senza che tu abbia fatto nulla, semmai attraverso un incontro, un fatto della vita o ascoltando una Parola che ti sembrava di conoscere già, ma che solo ora appare chiara nella tua esistenza… Altre volte, invece, è come un mercante che va in cerca di perle preziose: lo trovi dopo un lungo cammino, dopo tanta strada!  Hai cercato, tanto, e ora hai trovato!

Quando lo trovi, però, nell’uno o nell’altro caso… è sempre come quando si trova una… fortuna!

Sperimenti un senso di meraviglia e pace insieme e scopri che Dio è amore e bellezza!

Tardi ti ho amato bellezza tanto antica e sempre nuova: ci ricorda Sant’Agostino…

Ti sembra allora di stare nascendo di nuovo…

Allora la gioia avanza, inaspettata e gratuita. E ti fa cambiare. Tutto!

…poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo… compra la perla… (Mt 13, 45).

Seguire Cristo è questo! Non una rinuncia alla vita, ma un tuffo nella gioia!

Non una chiamata al sacrificio, ma un’esperienza di seduzione!

Così fu per i pescatori di Galilea, così fu per lo stesso Matteo che ci propone queste parabole… Quando incontrò Gesù, subito si alzò e lo seguì e non gli sembrò una rinuncia ma un guadagno. Come per l’apostolo Paolo, che afferma: “quello che poteva essere per me un guadagno, l’ho considerato una perdita a motivo di Cristo. Anzi, tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo“ (Fil 3, 7-8).

Così dopo di loro, fu per molti altri, uomini e donne, conquistati dal Signore Gesù e, allo stesso tempo, anche loro coinvolti nell’annuncio e nella costruzione del medesimo Regno!

Così anche adesso, per tanti!

Se Dio non ti ha mai sorpreso, se non è nata in te l’intuizione di essere di fronte ad un tesoro… allora hai letto un altro vangelo! Allora non hai ancora incontrato il Signore!

La gioia è un sintomo! È il segno che stiamo camminando bene, sulla strada giusta. Se in noi non c’è la gioia, allora vorrà dire che ancora non abbiamo scelto Gesù come il Signore della nostra vita! Vorrà dire che, forse, abbiamo anteposto qualcos’altro all’amore di Cristo!

Il vangelo è gioia: ci ripete quasi ogni giorno papa Francesco! Anche ieri parlando a Caserta!

La sapienza consiste proprio in questo: nel saper distinguere ciò che ti dà gioia da ciò che invece non serve. Quando accogli Cristo, diventi sapiente!

Come Salomone, nella prima lettura! Chi è sapiente sa cosa sia importante veramente e ha chiaro cosa sia più giusto domandare!

Il sapiente sa scegliere, perché ha capito dove sta la vita e sa che non basta averlo trovato una volta il tesoro: dovrà cercarlo ancora. Perché più lo cercherà, più lo troverà! Più lo troverà e più crescerà in lui il desiderio di cercarlo ancora.

Come Maria Maddalena, la santa che si venera in questa chiesa. Ella che aveva incontrato Gesù, lo cercò come la cosa più preziosa della sua vita.

Domanda a Dio il dono della sapienza! Se lo otterrai capirai tante cose: che Dio è paziente e sa aspettare … e che un giorno, come nella parabola della rete che raccoglie pesci buoni e pesci cattivi, il male non ci sarà più! Imparerai a non perdere la speranza e che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio! (Rm 8, 28).

Ma soprattutto comprenderai che Dio ha un sogno, per ciascuno di noi! C’è un disegno sull’uomo ed è un disegno di gloria! Dio vuole farci diventare conformi al Suo Figlio, Dio vuole che somigliamo a Gesù.

Poi scoprirai che anche tu vali molto per Dio! Sei cosa preziosa ai Suoi occhi! Che anche tu sei un tesoro, una perla di grande valore, un prodigio uscito dalle sue mani.

Ma imparerai anche che ogni persona è cara e speciale per Dio. Scoprirai che ogni creatura è un dono di Dio!

Capirai allora cosa significhi prendersi cura dell’altro e… imparerai ad amare! Allora dirai: il regno di Dio è già qui! È incominciato! Così sia per tutti, per me e per voi! Con l’aiuto di Maria. Amen.