“Inizio del Vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio” (Mc 1,1)

«Ad una vita che non sia vera non ci arrendiamo! Chissà perché?
C’è una notizia per te! Chissà! Si potrebbe provare!
Vale la pena non cedere al vuoto e al non senso! Non arrenderti! Mai!»

+ Pietro – Vescovo

GESÙ CRISTO È LA BELLA NOTIZIA!

di Francesco Schiano, su Kaire n. 40 del 4/10/14

Venerdì 26 settembre è ripresa la bella esperienza della Preghiera Giovani in Cattedrale col Vescovo.

Mons. Lagnese ha riproposto ancora una volta alla riflessione e all’attenzione dei ragazzi e giovani presenti una Parola che è sempre viva ed attuale e che ridona forza e vigore alla loro vita.

Immaginiamo che oggi sia Gesù stesso a domandarci: come stai? A volte facciamo finta di stare bene perché non abbiamo il tempo di fermarci, abbiamo tanto da fare, ma viviamo una vita poi con il freno a mano tirato.

Il brano del Vangelo ascoltato è stato quello del prologo del Vangelo di Marco, mentre la canzone proposta è stata DANNATE NUVOLE di Vasco Rossi:

Ascoltando questa canzone per la prima volta devo confessare che mi mise un po’ di magone, è una canzone che può risultare deprimente. “Niente dura niente dura, questo lo sai”, dice Vasco, e ancora: “quando cammino in questa valle di lacrime vedo che tutto si deve abbandonare”. Vasco dice che questa canzone è nata dopo la lettura del libro “Così parlò Zaratustra” di Nietzsche che proclama la finitudine delle cose così come in un certo senso abbiamo ascoltato nel libro del Qoelet in questi giorni durante le celebrazioni eucaristiche: “vanità delle vanità, tutto è vanità”. Vasco riprende questo tema e dice: vedo che tutto si deve abbandonare, che tutto in qualche modo muore; una parola, la morte, che ci fa paura perché facciamo fatica anche a pronunciarla.

“Sono confuso non son sicuro quando mi sento di dire la verità”: cos’è la verità? Esiste una verità che vale per tutti i tempi e tutte le persone? Quello che è vero per te potrebbe non essere vero per me, quello che era vero ieri potrebbe essere non vero oggi.

“Quando mi viene in mente che non esiste niente solo del fumo”. Mi viene da pensare: chissà quanti ragazzi mentre noi siamo qui nella Chiesa Cattedrale per la preghiera giovani si sta organizzando per trovare un po’ di fumo, sulla nostra isola!

E’ una canzone triste questa perché sembra indicare che non ci siano più possibilità né via d’uscita e che la vita è una dannata nuvola. Però forse se ascoltiamo bene anche qui c’è una piccola speranza, una piccola luce, una porta semichiusa perché dice a un certo punto che noi a questa vita così non ci dobbiamo abituare, non ci possiamo abituare.

“Tu continuerai…..tu non ti arrenderai”. E poi la domanda: “chissà perché?”.

In questa domanda io vedo un sottile filo di speranza: ad una vita così noi non ci abituiamo! Chissà perché….

Tante filosofie si sono avvicendate e tanti hanno proclamato la morte di Dio. Nietzsche uscì pazzo ad un certo punto proprio quando tutti lo esaltavano, e non perché si ponesse determinate domande sul senso della vita, sull’esistenza di Dio e sull’eternità ma perché non trovò risposte e per questo si chiuse in un mutismo e mentre tutti leggevano i suoi libri che circolavano per il mondo lui diventò pazzo.

La pagina del Vangelo che abbiamo ascoltato inizia così: “Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio”. Qualcuno dice che in questa frasetta piccola si può sintetizzare tutto il Vangelo di Marco. Quando Gesù sarà sulla croce il centurione guardandolo morire dirà: “davvero costui era il Figlio di Dio!”.

Ed è la risposta a questo versetto: “Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio”.

Inizio del Vangelo, non inizio di un libretto da leggere, ma inizio di una bella notizia per te. Con Gesù Cristo ti è data una bella notizia, Gesù Cristo è la bella notizia non una qualsiasi ma la bella notizia in assoluto. Inizia una nuova creazione, inizia una nuova storia, la tua vita cambia con Gesù se tu accogli questa bella notizia che è Gesù Cristo. Nietzsche non ricevette nella sua vita la bella notizia, non incontrò un cristiano autentico per questo la sua vita fu infelice.

Credi tu che io sono il Figlio di Dio? Se veramente noi credessimo che Gesù è il Vangelo noi saremmo come Giovanni Battista: tutti accorrevano da lui; se io fossi un cristiano, se tu fossi un cristiano la gente accorrerebbe. Diciamo sempre al Signore allora: fa che io creda, fa che io accolga la tua Bella Notizia!

PROSSIMO APPUNTAMENTO
Venerdì 24 Ottobre 2014 in Cattedrale