DIO HA TANTO AMATO IL MONDO

Kaire n.30 del 29/09/2014

di Francesco Schiano

Sabato 13 settembre la Chiesa di Maria Ss.Addolorata in Ischia Ponte ha ricevuto la visita del nostro Vescovo Pietro, in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna Addolorata. Mons. Lagnese ha celebrato dunque l’Eucarestia nei primi vespri della Festa dell’Esaltazione della Croce, all’inizio della quale è stato accolto dal saluto di mons. Massimiliano Lauro, rettore della Chiesa dell’Addolorata: “Eccellenza, è per noi una gioia superlativa averla qui oggi in questa Chiesa. Voi siete ministro di Dio più di noi, siete apostolo, imponete le mani e un uomo qualunque per mezzo vostro diventa Sacerdote. Questo lembo della Parrocchia di Ischia Ponte vi accoglie e vi accompagna!”. Dal canto suo il Vescovo ha ringraziato don Massimino per le belle parole e per il servizio che con passione ed entusiasmo continua a rendere alla Chiesa di Ischia.

Al centro della Parola del giorno non poteva dunque che esserci il mistero della Croce, il mistero dell’Amore infinitamente grande di un Dio che lascia morire suo Figlio per donarci la pienezza della vita. “Chiesa che nasci dalla Croce”, aveva cantato poco prima il coro nel canto di ingresso, la Chiesa nasce dal Sacrificio di Cristo e da esso trae la forza per il cammino di ogni giorno. Mons. Lagnese ha centrato la sua omelia proprio su questo Amore folle e gratuito di Dio, che spesso facciamo fatica a riconoscere:

“Abbiamo ascoltato le tre letture odierne: quella tratta dal libro dei Numeri, il brano della lettera ai Filippesi e il Vangelo di Giovanni, che ci invitano a guardare al mistero della Croce, luogo della nostra salvezza, e a riconoscere in quello che un tempo era strumento di morte invece lo strumento da cui proviene la vita eterna. C’è una Parola che vorrei consegnarvi questa sera e che il Signore stesso ci dona e che dovremmo forse imparare a ripetere, a masticare, quasi a gustare in tutta la sua bellezza, ed è quella che abbiamo ascoltato nel Vangelo di Giovanni: Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio unigenito. Sì, Dio ha tanto amato il mondo e questo annuncio dobbiamo conservarlo nel cuore, anche quando spesso, come gli israeliti nel deserto, anche noi ci lamentiamo con Dio, non vediamo questo amore di Padre e mormoriamo contro di Lui. ‘Il popolo non sopportò il viaggio e parlò contro Dio e contro Mosè’. Anche noi tante volte sfidiamo il Signore e gli rivolgiamo delle domande che sono già un atto di accusa, ci lamentiamo con lui, mormoriamo, bestemmialo contro di Lui. E noi bestemmiamo il Signore chissà quante volte al giorno e non ce ne rendiamo conto! Lo bestemmiamo tutte le volte che ci ribelliamo a Lui e non accettiamo la Sua volontà, non siamo contenti di quello che il Signore fa per noi, non riconosciamo nella sua opera in noi un opera di salvezza. Quando anche a noi viene la tentazione di mormorare contro Dio, di lamentarci di Lui apriamo il nostro cuore e ripetiamo dentro di noi queste parole: Dio ha tanto amato il mondo da mandare il Suo Figlio unigenito, Dio mi ha amato a tal punto da donare il Suo Figlio! Si, perché l’Amore del Signore non è come il nostro che è spesso fatto solo di parole o di frasi sdolcinate, ma è un amore concreto, che si fa dono, fino a dare la cosa più preziosa, fino a dare tutto sé stesso; forse solo una mamma, e qui siamo davanti alla mamma di tutte le mamme, può capire cosa sia un figlio e l’amore per un figlio, ma soprattutto perdere un figlio, così come Maria che ha visto Gesù esalare l’ultimo respiro dall’alto della Croce. Il cristiano non è semplicemente uno che ama il Signore, il punto di partenza sta proprio nel credere in questo Amore del Signore che ha donato sé stesso perché noi avessimo la Vita Eterna, non in un giorno futuro, ma oggi! Perché la Vita Eterna comincia già su questa terra, e null’altro è che vivere la vita stessa di Dio. La Madonna Addolorata io oggi la immagino così: non solo come mamma che piange per suo figlio che le è stato tolto e strappato, ma anche come la sposa del Signore che vive unita a Cristo la sua morte redentrice e che ci invita tutti ad andare a Lui per accogliere la Vita Eterna che viene da Lui”.